Il Gip non concede la proroga. Il Procuratore di Modica prende in contropiede e dichiara la conclusione indagini su 17 consiglieri comunali

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modica, Sandra Levanti, aveva ritenuto inammissibile concedere una proroga alle indagini relative alla seduta del consiglio comunale di Modics del 2008 quando la maggioranza approvò il bilancio senza prevedere l’iscrizione nel bilancio delle somme necessarie per l’integrale pagamento degli arretrati contrattuali ai dipendenti. Il Procuratore della Repubblica, Francesco Puleio, ne fa a meno e fa notificare la conclusione delle indagini ai diciassette consiglieri comunali del centrosinistra di Modica, accusati di falsità ideologica continuata in concorso. Puleio ha fatto affidamento sulla documentazione in disponibilità ed è andato oltre. Ieri, infatti, ha fatto notificare alle parti interessate l’avviso di conclusione delle indagini, per cui è evidente che vuole andare a processo. La magistratura inquirente, in precedenza, aveva presentato richiesta di archiviazione che poi l’aveva ritirato, chiedendo, invece, di potere proseguire le indagini nonostante la scadenza dei termini. Il Gip, dal canto suo, aveva ritenuto incompatibili sia la richiesta di archiviazione, per infondatezza della “notizia criminis”, che quella di concessione di un nuovo termine per ulteriori indagini. Con lo stesso provvedimento il magistrato aveva restituito gli atti al pubblico ministero, come per legge. A questo punto i diciassette consiglieri comunali, che sono patrocinati dagli avvocati Salvo Maltese, Bartolo Iacono, Vincenzo Iozzia, Salvatore Poidomani e Gianni Mavilla, avranno venti giorni di tempo per produrre prove a discolpa, dopodichè il pm deciderà se ci sono posizioni da archiviare oppure se chiedere il rinvio a giudizio per tutti. I consiglieri interessati all’indagine in ordine alfabetico sono Leonardo Aurnia, Salvador Avola, Massimiliano Baglieri, Gaetano Cabibbo, Carmelo Cerruto, Nino Cerruto, Piero Covato, Vito D’Antona, Nino Frasca Caccia(oggi assessore), Paolo Garofalo(all’epoca presidente della civica assise), Giovanni Giurdanella(oggi assessore) Diego Mandolfo, Michele Mavilla, Giovanni Occhipinti, Giancarlo Poidomani, Giovanni Spadaro(oggi assessore) e Carmelo Scarso(oggi presidente del consiglio). Baglieri non è più in carica a seguito dell’ingresso di Giorgio Zaccaria per decisione del Tar di Catania. Nella seduta consiliare in questione la minoranza non votò il punto.

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