MODICA. DAVANTI AL GIUDICE DEL LAVORO, MULTISERVIZI, DIPENDENTI E COMUNE

Modica Multiservizi, Comune di Modica e operatori alle dipendenze dell’azienda a capitale misto in Tribunale. Al via ieri mattina il procedimento giudiziario intentato da alcuni lavoratori della Modica Multiservizi contro l’azienda di Via San Giuliano Macallè. Il problema riguarda, in particolare, la tipologia contrattuale da applicare ai lavoratori della società, atteso che il Contratto risulta inadeguato o meglio inapplicabile per quasi tutti i servizi che la società gestisce per conto del Comune di Modica, come aveva nei giorni scorsi sottolineato il sindacalista della Funzione Pubblica Cgil, Salvatore Terranova. Una vertenza, insomma, che si avvia sui binari giudiziari dal momento che ieri è stato incardinato il processo davanti al Giudice del Lavoro presso il Tribunale di Modica, Sandra Levanti. Tre sono le parti interessate: i lavoratori che hanno deciso di adire le vie legali e che sono patrocinati dall’avvocato Luca Licitra, la Modica Multiservizi, che si è affidata all’avvocato Giuseppe Polara, ed il Comune di Modica, patrocinato dall’avvocato Fabio Borrometi. Ieri sono state depositate in primo luogo le controdeduzioni dell’azienda e del Comune di Modica, dopodichè l’avvocato Licitra ha chiesto di potere visionarle per studiare la propria strategia d’azione per cui il magistrato ha riconvocato tutti per il prossimo 24 aprile. Secondo i ricorrenti, la Modica Multiservizi intratterrebbe un contratto di lavoro "svantaggioso e risicato" che non consentirebbe di espletare un così importante servizio pienamente ed efficacemente se i dipendenti non avessero un forte senso di responsabilità. In atto questo procedimento è stato intentato da quindici dipendenti che poi sono gli autisti e le assistenti degli scuolabus che chiedono in "prima battuta" l’applicazione " del Contratto Nazionale degli Enti Locali" o, in subordine, l’applicazione del contratto specifico di categoria che sarebbe quello attuato per gli autofilotranviari. Nella querelle il Comune di Modica è stato tirato in ballo per via di una norma, l’articolo 29 del decreto legislativo del 2005 che si fonda sulla responsabilità solidale tra appaltante ed appaltatore. Per i lavoratori il lavoro svolto riguarda un servizio di competenza comunale per cui ci sarebbe responsabilità da parte dell’ente di Piazza Principe di Napoli.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa