Nuovo piano mercati a Modica, l’Ascom presenta proposte di modifica

I rappresentanti della sezione Ascom di Modica, presieduta da Giuseppe Assenza, sono stati convocati, nei giorni scorsi, dalla V commissione comunale per fornire il proprio parere circa le proposte di modifica del piano riguardante l’istituzione dei mercati. Il documento, sottoscritto dal presidente del sindaco Fiva, Orazio Viola, prende in considerazione una serie di migliorie che, a detta dei venditori ambulanti, sarebbero da apportare al piano in questione. In particolare, per quanto riguarda il mercato di viale Manzoni, viene considerato fondamentale non superare assolutamente il numero di 120 posteggi, al fine di una migliore gestione dal punto di vista dei controlli e della viabilità. “Premesso che per la stesura della graduatoria si tenga conto anche della presenza dei componenti della commissione di mercato – viene altresì aggiunto – è opportuno predisporre una graduatoria che rispetti le prerogative degli operatori del precedente mercato soppresso con l’ordinanza n.59 del 21 gennaio scorso. Si propone, inoltre, di trasferire al mercato di contrada Caitina i titolari di autorizzazione amministrativa del mercato del Foro Boario”. Tra le altre modifiche richieste, anche quella che contempla di rispettare la disposizione planimetrica del mercato secondo il progetto concordato dai rappresentanti della polizia annonaria con i rappresentanti dell’organizzazione di categoria. Con riferimento, inoltre, all’istituzione del mercato invernale di Marina di Modica, l’Ascom precisa che “trattandosi di un nuovo mercato, per la stesura della graduatoria il bando non deve tener conto delle presenze del mercato estivo (periodo luglio-settembre) in quanto si andrebbe a configurare una forma di sanatoria a favore degli abusivi. La qual cosa risulterebbe poco educativa e non darebbe il segnale che la gestione della cosa pubblica prosegue nel rispetto delle regole e dei diritti di tutti. La separazione dei settori commerciali, alimentare e non alimentare, nelle due piazze non è auspicabile perché risulterebbe discriminatorio per l’uno o l’altro settore, sicuramente controproducente per gli operatori del settore di attività di somministrazione”.

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