La Polizia torna al Cup di Modica su delega della Procura

A distanza di quasi un anno, la polizia è tornata nuovamente presso il poliambulatorio dell’Asp di Via Aldo Moro(il cosiddetto palazzo di vetro)per approfondire le indagini che riguardano i controlli antiassenteismo effettuati l’undici maggio del 2010 in contemporanea con quello effettuato insieme alla guardia di finanza, al Comune di Modica. Lunedì gli agenti del Commissariato, coordinati dal vcie questore aggiunto Maria Antonietta Malandrino, sono, come si diceva, tornati negli uffici sanitari dove opera il Cup(Centro Unico di Prenotazione), su delega della Procura della Repubblica, per acquisire nuova documentazione. Evidentemente si stanno facendo dei controlli incrociati al terzo piano dell’attiguo Palazzo di Giustizia, dove da qualche settimana la polizia ha depositato tutti i riscontri dei controlli effettuati anche attraverso registrazioni eseguite con telecamere appositamente installate e pedinamenti. Nei fatti quelli riguardanti i dipendenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale sono arrivate sul tavolo della magistratura inquirente da qualche mese mentre quelli dei lavoratori municipali da qualche settimana. Cosa sia stato acquisito lunedì dagli agenti della polizia giudiziaria del Commissariato non è dato a sapere ma è ovvio che i riscontri e gli accertamenti sono certosini. A seguito dei controlli dell’undici maggio dello scorso anno, fu eseguito, il primo luglio successivo, un ordine di custodia cautelare in carcere a carico di un dipendente dell’organismo sanitario per truffa. Nel corso del blitz di maggio, gli agenti avevano bloccato, poco dopo le quindici, quindi nell’ora del rientro pomeridiano, due dipendenti dell’Asp che detenevano i badge segnatempo e quattro di quelli che erano stati timbrati da questi ultimi. La polizia aveva sequestrato anche alcuni computers per verificare i modi ed i termini di prenotazione delle visite specialistiche e se queste erano state effettuate secondo i giusti criteri. Controlli anche sulle lunghe liste di prenotazione e sull’attività intramoenia. Non è molto lontano, comunque, il momento in cui la magistratura inquirente modicana deciderà il da farsi sia per quel che riguarda il blitz antiassenteismo del Comune di Modica che quello al Palazzo di Vetro. Il pubblico ministero dovrà decidere, insomma, se ci sono casi da archiviare e quali dovranno passare al vaglio del Giudice per le Indagini Preliminari che, a sua volta, dovrà firmare o meno gli atti che gli saranno posti all’attenzione.

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