“Per l’onorevole Roberto Ammatuna devono essere evitati allarmismi sulla reale situazione che sta vivendo la città di Pozzallo in seguito all’ultimo sbarco di migranti. Ingigantire le difficoltà non solo penalizza la cultura dell’accoglienza propria di questa città, ma rischia anche di danneggiarne la vocazione turistica all’approssimarsi della stagione estiva. A Pozzallo residenti e turisti continuano a vivere con tranquillità la propria quotidianità: i luoghi di socializzazione, le attività commerciali, gli alberghi non hanno subito ripercussioni dagli ultimi eventi. Proseguire però con la diffusione di voci allarmistiche potrebbe crearne. Occorre, prosegue Ammatuna, saper distinguere gli impegni che devono affrontare le istituzioni dalla situazione che si respira in città, dove residenti e turisti continuano nella piena tranquillità a vivere le proprie giornate. Certo, il governo nazionale deve supportare le istituzioni locali sia con apporti economici che con la presenza delle forze dell’ordine. Questo, a mio modo di vedere, già avviene. A tutto ciò si affianca l’apporto della Protezione Civile e del volontariato che svolgono un ruolo ammirevole. Gli scafisti di questo ultimo sbarco (come già anticipato per primi sul nostro sito) siano stati già rintracciati e fermati dalla Procura della Repubblica di Modica, alla quale va il mio pieno riconoscimento. Insomma, conclude Ammatuna, quando c’è una parte di Sicilia dove le cose funzionano, dove istituzioni, autorità giudiziarie, forze dell’ordine e volontari lavorano bene ed in sinergia, bisogna evitare di diffondere una immagine negativa della città. Il danno che un comportamento di questo tipo può arrecare all’economia della città può essere rilevante, perché chi apprende le notizie solo dagli organi di informazione potrebbe essere tentato di cambiare meta per le proprie vacanze”.
L’on. Ammatuna sulla situazione a Pozzallo dopo l’ultimo sbarco: “residenti e turisti continuano nella piena tranquillità a vivere le proprie giornate”.
- Giugno 1, 2011
- 11:45 am
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa