Presentata questa mattina, in conferenza stampa, a Ragusa, l’iniziativa denominata “La Cisl e la Sanità che vogliamo”. A due anni di distanza dall’applicazione delle nuove norme per il riordino del servizio sanitario regionale in Sicilia, la Cisl si chiede se e quali risultati siano stati raggiunti nell’area iblea. Ad illustrare i contenuti di quello che intende proporsi come un appuntamento periodico per sollecitare la direzione generale dell’Asp 7 a fornire una serie di risposte su tutta una serie di anomalie, il segretario dell’Ust Cisl di Ragusa, Enzo Romeo, assieme ai segretari delle federazioni di categoria: Gianfranco Marino e Tony Rizza per la Funzione pubblica, Calogero Gentiluomo per i pensionati, Antonio Davì per i medici. “Vogliamo ottenere le risposte che stiamo cercando ormai da troppo tempo – sostiene Romeo – ci rendiamo conto che il servizio sanitario è stato molto sacrificato dal piano di rientro che avrà pure portato delle ricadute positive per quanto riguarda la riduzione della spesa ma dal punto di vista della qualità arrivano continuamente segnalazioni su problematiche e disfunzioni. Ecco perché lanciamo una serie di interrogativi alla direzione generale dell’Azienda sanitaria provinciale nella speranza di poter dare conto ai nostri iscritti ma anche a tutta la collettività rispetto a quelle che saranno le risultanze ottenute anche attraverso momenti periodici di informazione rivolti alla cittadinanza. E’ iniziata una fase ben definita che intendiamo portare avanti sino alla sua naturale conclusione: stiamo facendo e faremo denunce ma saremo anche propositivi”.
Queste le “dieci domande” rivolte ai vertici dell’Azienda sanitaria provinciale.
1) Verificare la mappatura della dotazione organica in rapporto alle carenze degli organici dell’Asp e le conseguenze sull’organizzazione dei Reparti ospedalieri e dei Servizi territoriali.
2) Necessari revisione e nuova proposta della dotazione organica del personale medico, infermieristico, ausiliario e tecnico, nonché la necessaria revisione dei posti letto.
3) Qual è la posizione dell’Asp sull’attivazione e completamento dei Pta Strutturali e funzionali, così come previsti dall’atto aziendale con l’allegato organigramma, di Comiso e Scicli? E su quello, anch’esso strutturale, di Ragusa? E su quelli funzionali di Acate, Santa Croce, Monterosso e Pozzallo?
4) Qual è lo stato dell’arte delle procedure di attivazione dei posti letto previsti per lungo-degenza, Rsa e riabilitazione atteso che erano ritenuti fondamentali nell’ottica della riorganizzazione ospedaliera e territoriale?
5) Quali progetti sono previsti da parte della Direzione generale Asp e quali progetti sono stati attivati in merito all’Assistenza domiciliare che secondo le indicazioni dell’assessorato regionale alla Sanità dev’essere implementata nell’ottica di una integrazione Ospedale-Territorio finalizzata ad un miglioramento della qualità e del potenziamento della rete assistenziale del territorio?
6) Il recente incontro sui R.A.O. (Raggruppamento Assistenza Omogenea) a Catania delle Aziende sanitarie presenti nella Sicilia Orientale, sembra che abbia permesso la Codifica di linee guida uniformi sul territorio di riferimento e di conseguenza si spera che l’annoso problema delle liste di attesa che ancora oggi penalizza fortemente i cittadini tutti possa avere una rapida soluzione che permetta di dare, finalmente, risposte certe e valide agli utenti. Chiediamo pertanto: quali sono le iniziative intraprese o da intraprendere per l’abbattimento delle liste d’attesa, visto le criticità che si registrano?
7) Dei 90 posti letto previsti per l’ospedale di Comiso, oggi ne sono attivi solo 41. Pertanto si chiede: quali sono le proposte inerenti l’attivazione dei rimanenti posti letto, la rimodulazione dei posti letto in Day Hospital e lo stato dell’arte dell’iter procedurale in merito all’acquisto della Tac?
8) Per quanto riguarda l’ospedale di Vittoria si chiede: a che punto sono i lavori di ristrutturazione del reparto di Ginecologia?
9) Per gli ospedali di Modica, Ragusa e Scicli e Vittoria si chiede: a che punto è l’iter procedurale dei vari concorsi per le posizioni apicali delle varie unità operative visto che lo stato di precarietà consequenziale si riflette negativamente sulla qualità assistenziale?
Qual è la posizione dell’Azienda in merito alla mancata attivazione dell’osservazione breve dei Pronto soccorso di Vittoria e Modica? Qual è la posizione della Direzione generale in merito ai Pronto soccorso dei presidi ospedalieri di Scicli e Comiso, atteso che il mantenimento obbliga l’azienda a mantenere i servizi di diagnosi? E in attesa del Piano di Emergenza Regionale, quali iniziative sono state intraprese per i piani di emergenza provinciali?