Cgil, Cisl, Uil e Fsi del comparto sanità, preso atto del continuo rinvio e della mancata risposta in merito ad una serie di richieste, già definite in sede di contrattazione, ma rimaste bloccate sul tavolo del direttore Generale dell’Asp Ragusa, Ettore Gilotta, lo scorso 30 maggio hanno interrotto qualsiasi trattativa con l’azienda.
“Già dal mese di Ottobre del 2010 -dicono Tabbì, Rizza, Rocca e Bracchitta – in sede di contrattazione, era stato definito un percorso, con l’individuazione delle relative risorse economiche, per l’attribuzione di una progressione economica orizzontale ai dipendenti dell’Asp. Poi, nel Dicembre 2010, venne sottoscritto l’accordo, con l’impegno sia di parte pubblica che sindacale, di individuare, nel breve tempo, i criteri per l’attribuzione della progressione economica. Nel mese di Aprile del 2011, una commissione paritetica ha individuato tali criteri, e li ha proposti alla Direzione Generale.
a distanza di circa 50 giorni nessuna risposta! In sede di delegazione trattante, con esattezza il 7 aprile scorso, l’Azienda si è impegnata a liquidare, entro il mese di Maggio 2011, a tutto il personale del comparto il saldo del premio incentivante riferito all’anno 2010. Ebbene è già trascorso il mese di maggio e si profila la non corresponsione per il mese di giugno!
Sorge spontanea una domanda? Ma gli impegni sottoscritti vanno mantenuti o sono solo carta straccia?
Nel lontano mese di giugno 2010, in sede di delegazione trattante, venne sottoscritto un accordo tra parte pubblica e parte sindacale per l’attribuzione dei buoni pasto.
Nell’accordo era previsto che la corresponsione dei buoni pasto ai dipendenti aventi diritto doveva avvenire con un anticipo entro il primo semestre dell’anno in corso.
Per un ingiustificato rimpallo di responsabilità tra i dirigenti, ad oggi i dipendenti non hanno potuto riscuotere quanto costituisce un loro diritto.
Quanto bisogna aspettare”.
Le quattro sigle sindacali passano poi a parlare dello straordinario relativo all’anno 2010. “Ci risulta – aggiungono che alla data del 31 dicembre scorso non è stato regolarmente retribuito lo straordinario a quei dipendenti che, certamente non per scelta volontaria, ma sicuramente per disposizione dei superiori o per gravi esigenze di servizio, sono stati costretti ad espletare delle ore di straordinario, saltando i propri riposi ovvero andando a lavorare perché chiamati in servizio in pronta disponibilità per emergenza. Ad oggi nessuno riesce a dare risposte certe e concrete, se e come verranno liquidate queste ore!!!
Forse bisogna intraprendere le vie legali per aver riconosciuto un diritto (decreti ingiuntivi?)?
Ad oggi l’Azienda non riesce a dare risposte certe al personale di assistenza e tecnico che ha richiesto di esercitare il proprio diritto alle ferie ed in particolare al personale infermieristico, ormai ridotto al limite e senza possibilità di poter programmare il proprio periodo di ferie.
Si rammenta, che il CCNL, sancisce il diritto alle ferie del dipendente per 15gg continuativi nel periodo dal 1/6 al 30/9 di ogni anno. Nessuno è in grado di garantire quanto sancito dal contratto a causa di una carenza di infermieri nell’Unità Operative dei Presidi Ospedalieri. Quanto bisogna aspettare per avere una determinazione ed indicazioni certe in merito? A questo punto si potrebbero aggiungere altre richieste, ma ci rendiamo conto che comunque non sortirebbero alcun effetto. Andare a sbandierare da un lato il virtuosismo dell’Azienda con risparmi nell’ordine di 3.800.000 di euro, quando dall’altro canto non si è in grado di rispettare i diritti dei lavoratori è quanto di più deleterio si possa verificare. I dipendenti sono ormai esasperati da questa situazione”. Cgil, Cisl, Uil e Fsi , nel ribadire la disponibilità a riallacciare i rapporti sindacali con codesta Direzione Generale, chiedono che nel più breve tempo possibile siano date risposte certe ai lavoratori.
Nel contempo annunciano che nei prossimi giorni, chiameranno i lavoratori in assemblea, per informarli meglio dei fatti e per decidere con loro tutte le iniziative che si reputeranno necessarie a salvaguardia dei diritti e della dignità del personale.
I SINDACATI DELLA SANITA’: “CONTINUA IL SILENZIO DELLA DIREZIONE GENERALE DELL’ASP
- Giugno 10, 2011
- 9:28 pm
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