Aveva dato dello “stronzo” ad un vicino di casa. Per il giudice si è trattato di una legittima reazione dell’imputato e, infatti, l’ha assolto. Una sentenza che farà molto discutere quella emessa dal giudice di pace del Tribunale di Modica, Valentino Coria, al termine del processo che vedeva quali contendenti due persone residenti a Modica Alta, tra l’altro vicini di casa. La classica mancanza dei rapporti di buon vicinato, insomma, che circa tre anni fa era sfociata in un’ infuocata discussione tra i due durante la quale le voci si erano notevolmente alterate. Sta di fatto che, ad un certo punto, l’imputato, G.Z., 58 anni, che è stato difeso nel processo dall’avvocato Carlo Ottaviano, preso dall’ira, espresse la considerazione non gradita a M.G., che, ovviamente, non riteneva di essere uno “stronzo”. Per questo decise di querelare il vicino di casa. Da qui ne scaturì il procedimento davanti al giudice di pace il quale, nonostante avesse tentato la via della conciliazione bonaria tra le parti(M.G. era patrocinato dall’avvocato Andrea Caruso), ha dovuto prendere atto della mancanza di volontà nell’accordarsi e quindi ha dovuto emettere sentenza che è stata vantaggiosa per l’imputato giacchè il magistrato ha ritenuto che la “parola” fosse stata determinata da cause altrui, tenendo conto dello stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui, e subito dopo di esso.
Diede dello “stronzo” ad un vicino. Modica, il giudice di pace lo assolve. “Legittima reazione”
- Giugno 18, 2011
- 8:44 am
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