“Ci sentiamo onorati di essere tra i principali pensieri dell’attività del Sindacato presieduto da Giovanni Avola. Mai tanta attenzione e tanto clamore erano stati destinati ad una “piccola sigla sindacale autonoma”, che evidentemente raccoglie le simpatie, e non solo, dei parecchi lavoratori scontenti gia’ iscritti alla Cgil”. La reazione del sindacato Isa sulle accuse lanciate dal segretario generale della Cgil, Giovanni Avola, intervenendo sulla vicenda dei licenziamenti alla Quetzal di Modica, non si fa attendere. Nel giro di poche ore, Giorgio Iabichella, replica.
“Ci dispiace – dice – che il Segretario Generale della Cgil si meravigli che un sindacalista assuma posizioni politiche piu’ o meno evidenti. Forse dimentica egli stesso che si accompagna con un proprio vissuto politico, all’interno di partiti oggi spazzati via dalla storia, i quali dirigenti si sono riciclati all’interno dei contenitori sindacali tradizionali?
Il Prof. Avola probabilmente è stato disorientato dal troppo clamore prodotto attorno alla vicenda “Quetzal”, in quanto nessun sindacato e’ intervenuto sulla vicenda oltre alla Cisl.
L’ISA non e’ intervenuta. La Cisl, tramite il suo dirigente Giorgio Fede, sta affrontando il problema delle lavoratrici licenziate in modo egregio e abile, e non occorre che si sfrutti il dramma dei lavoratori per eventuali scopi personali.
Tale precisazione si rende necessaria per ravvedere il poco attento Segretario Provinciale della Cgil, al fine di non ripetere altre “gaffes” in futuro.
A proposito della considerazione di Avola <<.. non può essere permesso il travestimento per intervenire a gamba tesa e da sciacalli sulla pelle dei lavoratori licenziati…… per puro e spregiudicato calcolo politico e sindacale>> e’ quanto mai opportuna una citazione “excusatio non petita, accusatio manifesta”.