C’è condanna a 3 anni e 4 mesi per l’imprenditore di Giarratana, Giuseppe Busso, a conclusione dello stralcio del processo legato all’Operazione “Trash”(spazzatura) che lo portò in carcere insieme ad altre persone, quando la società Ati Busso gestiva il servizio di igiene ambientale a Modica. Il processo si è celebrato davanti al Gup del Tribunale, Patricia Di Marco, col giudizio abbreviato, che ha preso in esame la posizione di tre imputati, accusati di abuso d’ufficio, peculato e frode in pubbliche forniture, sulla base delle prove raccolte dalla Guardia di Finanza per fatti risalenti al 2007 e ai primi mesi del 2008. Diciotto gli episodi contestati. Busso, insieme a Vera Squadrito, di Nicolosi, erano titolari dell’associazione temporanea d’imprese Busso – Ecosì, mentre il terzo imputato era il dipendente comunale Clemente Amore che con la Squadrito sono stati assolti. L’imprenditore giarratanese è stato condannato per alcuni episodi ed è stato assolto dal reato di peculato per una somma extra ricevuta dal Comune per l’operazione di spazzamento straordinario delle strade dopo Eurochocolate e per un episodio di abuso d’ufficio per la presunta mancanza di requisiti dell’azienda per potersi assicurare l’appalto del servizio di gestione dei rifiuti. Busso e Squadrito erano difesi dagli avvocati Saverio La Grua e Rosario Pennisi, che hanno già preannunciato ricorso in appello avverso la sentenza. Saranno invece processati con il rito ordinario le altre persone coinvolte nell’indagine M.N. e e la collega A.P., oltre a V.P. e S.V., tutti impiegati presso il settore comunale di igiene ambientale. I primi di luglio del 2008, cinquanta militari eseguirono oltre venti perquisizioni domiciliari e personali tra le province di Ragusa e Catania, volte a reperire eventuali altre fonti di prova utili alle indagini. Secondo la Procura, gli imprenditori avrebbero falsamente dichiarato di essere in possesso dei requisiti previsti per la partecipazione alla gara ed il successivo espletamento del servizio di raccolta e smaltimento dei Rsu del Comune di Modica, per gli anni 2007-2008, avrebbero utilizzato, nell’esecuzione dell’appalto, mezzi diversi ed in misura inferiore da quelli pattuiti nonché personale in quantità numericamente inferiore e con qualifiche differenti, ed inferiori, al pattuito, così ingiustamente lucrando circa 760.000 euro oltre il prezzo dell’appalto, già di per se ritenuto non congruo.
Operazione Trash, gestione RSU a Modica: condannato Giuseppe Busso
- Giugno 21, 2011
- 3:39 am
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