La rapina alla “Agricola” di Pozzallo. Condanna a sette anni

Sette anni e due mesi di reclusione a fronte di una richiesta avanzata dal pubblico ministero, Gaetano Scollo, di dodici anni. Si è chiuso il cerchio con questa sentenza emessa nel primo pomeriggio di ieri dal Collegio Penale del Tribunale di Modica(Maggiore, Manenti, Fiorentino), per gli autori della rapina ai danni della filiale di Pozzallo della Banca Agricola Popolare di Ragusa, compiuta il 26 marzo dello scorso anno. L’ultimo imputato ancora sotto processo era Salvatore Pidatella, catanese, allo stato detenuto, che è stato difeso dagli avvocati Mirella Catania e Mario Luciano Brancato del Foro di Catania. L’uomo era stato arrestato nel contesto dell’Operazione “Fermi tutti 2” perchè ritenuto uno degli autori della rapina. Aveva scelto il giudizio abbreviato. Erano stati i carabinieri della Compagnia di Taormina a fare scattare l’operazione a seguito di una fonte confidenziale circa una rapina che sarebbe stata compiuta il 26 marzo. I rapinatori si erano incontrati in Via Plebiscito, a Catania intorno alle sei ed erano partiti alla volta di Pozzallo su due auto, una Bmw amarando e una Lancia Y blu, tre ore dopo. Pidatella salì sulla prima auto che era guidata da una donna. Un’ora e mezza i militari seppero della rapina di Pozzallo e allora si prepararono ad attenderli sull’autostrada Siracusa-Catania insieme ai colleghi di Fontanarossa. La prima auto che transitò, sfrecciando, fu la Bmw, intercettata da altri colleghi con i quali ci fu un pericoloso inseguimento(fu localizzata due giorni dopo), poi transitò la Lancia, dove c’erano Fontanella, Tosco e Pidatella”. Lo scorso nove dicembre il Gup di Modica, Lucia De Bernardin, aveva inflitto quattro anni di reclusione e 1400 euro di multa a Elisabetta Di Stefano e a Giovanni Pietro Vasta; 3 anni e quattro mesi a Rocco Fontanini e a Sebastiano Tasco. Anche loro avevano scelto il giudizio abbreviato e, dunque, avevano beneficiato dello sconto di pena previsto. Furono arrestati dai carabinieri di Taormina, Catania e Modica alcune ore dopo la rapina che fruttò un bottino di circa ventimila euro, tra contanti e assegni

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