Copai/gate Modica. Nuova udienza ieri per Minardo davanti al Riesame

Seconda apparizione davanti al Tribunale del Riesame di Catania per i difensori dell’onorevole Riccardo Minardo e della moglie Pinuccia Zocco che avevano presentato appello al secondo rigetto per la scarcerazione a firma del Gip di Modica, Patricia Di Marco. Ieri mattina il professore Giovanni Grasso del Foro di Catania e gli avvocati Carmelo Scarso e Raffaele Pediliggieri del Foro di Modica, hanno discusso la nuova richiesta(stavolta non era presente in udienza, come in precedenza, il Procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio). I magistrati, come d’uopo, si sono riservati, avendo a disposizione cinque giorni di tempo, ma la decisione potrebbe arrivare già prima di sabato come sperano i difensori anche perché è già stato fissato al prossimo 21 settembre il giudizio immediato per le cinque persone colpite da ordinanza di custodia cautelare. Per tutte le altre si andrà a uno stralcio. A proposito dell’udienza già fissata, importante è la posizione dell’ex presidente del Copai, Corrado Monaca, originariamente indagato nella vicenda legata a Palazzo Pandolfi di Pozzallo. In pratica, a conclusione delle indagini, l’ex vertice del Consorzio è stato assolutamente scagionato per cui non è più tra gli indagati ma, addirittura, è divenuto parte offesa e i suoi legali, gli avvocati Giuseppe Solarino e Giulio Ottaviano, andranno certamente a costituirsi parte civile. Nel processo di settembre, oltre a Monaca, parti offese risultato anche la Regione Sicilia, il Copai, Angelo Gianni e Biagio Pisana. Ieri, intanto, è saltata l’udienza che doveva servire per l’eventuale dichiarazione interdittiva da presidente dell’Archè Kronu srl, la società che acquistò per la somma di 195 mila euro Palazzo Lanteri a Modica, di Sara Suizzo, indagata insieme al marito Mario Barone e all’imprenditore Pietro Maienza. L’udienza è saltata per la seconda volta per un difetto di notifica. Se ne riparlerà il prossimo 30 giugno. Se la donna dovesse, poi, essere interdetta dal vertice, dovrebbe essere nominato un custode giudiziale.

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