Truffa ai danni di un anziano di Modica. Sottratti diecimila euro

Triste vicenda quella in cui è incappato un pensionato modicano, di quelli che giornalmente amano trascorrere le loro ore in piazza o al Corso, insieme con colleghi e amici. L’episodio si è verificato mercoledì mattina. L’anziano è stato “agganciato” in Piazza Corrado Rizzone da due individui, ben vestiti, pare di media età che hanno chiesto delle informazioni su un un medico dell’Ospedale Maggiore al quale avrebbero dovuto consegnare un grosso quantitativo di denaro per un’eredità. “Solo che il medico che cerchiamo – avrebbero detto – è deceduto”. Solito racconto, insomma, di quelli che fanno presa sul buonismo della gente, in genere in età avanzata. Il malcapitato ha spiegato poi ai familiari che i due, addirittura, avrebbero aperto il cofano della loro auto che “era pieno di soldi”. Non potendo consegnare la somma al medico scomparso, come prassi, avrebbero data all’ignara vittima ma bisognava stipulare un atto per il quale occorreva la somma contanti di 10 mila euro. Ammaliato da quest’inattesa proposta, davanti ai suoi occhi saranno passati vari frammenti della sua realtà: tanti soldi per una vita più agevole con meno ristrettezze, aiuti ai figli, ai nipoti. Il pensionato si convince ma i soldi non li ha a portata di mano. “Li dovrei prelevare in banca – ha detto ai due malviventi – dovrei prendere il libretto a casa”. Gli avventori non si sono certo fatti ripetere il concetto e si sono prestati per accompagnarlo fino a casa, nella parte alta del Quartiere Dente. Il poveretto ha preso il libretto, senza volere dare spiegazioni alla moglie, ed è andato via. I due malfattori l’hanno accompagnato fino all’ingresso dell’istituto bancario sul quale si appoggia l’anziano, diffidandolo da raccontare la situazione a qualcuno “perchè c’è rischio di essere uccisi se si dovesse sapere”. Con l’auto hanno atteso nei pressi del Municipio. Pare che il direttore di banca abbia chiesto i motivi di tale prelevamento(complessivamente aveva 11 mila euro)ma questi avrebbe risposto che gli servivano, senza aggiungere altro. Raggiunti i due “beneficiari”, ha consegnato il denaro. Non si sa quale scusa abbiano addotto per potersi dileguare, ma quando si sono allontanati e l’uomo è rientrato a casa, i familiari, venuti a conoscenza dei fatti, hanno capito che i 10 mila euro erano stati truffati.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa