IL “CORTILE” DELLA POLITICA HA RAGGIUNTO LIVELLI INSOPPORTABILI. La riflessione di Giombattista Ballarò

Non è la prima volta che mi trovo a sostenere la tesi che la politica ha tradito da tempo il senso più profondo del ruolo che dovrebbe esercitare e che si trova invece, verosimilmente per incapacità d’una rilevante percentuale degli addetti, ad assumere atteggiamenti che nulla hanno a che fare con i veri politici e soprattutto con le aspettative degli elettori.
Non parlo di politici di destra, di centro o di sinistra, ammesso che possa fare qualche differenza, mi riferisco a tutti i politici o sedicenti tali, i quali l’unica cosa che hanno imparato a fare molto bene è l’aggressione verbale del rivale politico che spesso sconfina nella denigrazione e nel vilipendio personale a cui mai si dovrebbe arrivare.
Ma la cosa che ritengo sia diventata stomachevole è che questi signori, nessuno escluso, abbiano consolidato il vizio di attaccarsi quotidianamente sui blog, sulle pagine dei quotidiani, offrendo ai cittadini un costante, infinito spettacolo che non esito a definire indecoroso.
Non passa giorno infatti che le opposizioni attacchino l’Amministrazione, che a sua volta replica con altrettanti attacchi al limite del decoro, riducendo la politica ad un autentico cortile mediatico dal quale ritengo non traggano alcun vantaggio nè loro, né soprattutto i cittadini, sempre più disgustati da tali comportamenti e sempre più coscienti che oggi, obiettivamente non si ha una vera classe politica degna di tale nome, su cui poter contare per risolvere le tante problematiche sempre più incancrenite dall’incapacità di chi dovrebbe risolverle.
Un tempo, sui giornali, leggevamo dei progetti realizzati dai politici, dei loro programmi futuri, oggi, nulla di tutto questo, solo attacchi e contrattacchi, fango buttato dagli uni sugli altri, di cui credo tutti, faremmo volentieri a meno. Tutto il confronto, anche quello più aspro, avveniva nelle sedi deputate a questo, oggi questi signori spesso e volentieri disertano le riunioni del Consiglio, perché diversamente affaccendati.
Erano più primitivi o più preparati e consapevoli del loro ruolo i vecchi politici, o più smaniosi di protagonismo gli attuali ?
Oggi, si constata l’assurdo: uomini dello stesso schieramento che chiedono ai loro compagni di partito, delle cose attraverso i blog o le pagine dei giornali. Ma non sarebbe più logico che si parlassero nelle loro segreterie o nelle stanze del Palazzo ?
Penso che tutto ciò derivi dalla mancanza di proposta e dalla smania di protagonismo, ma la gente ha capito e pertanto sarebbe utile a loro stessi che cambiassero strategia.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa