“Violenza sessuale a Pozzallo”, testimone conferma accuse

Un teste conferma in parte la versione della parte lesa ma solo sotto l’aspetto posteriore ai fatti. Si tratta del processo contro due persone accusate di avere violentato una ragazza, dopo averla minacciata, alla stazione ferroviaria della cittadina, che si celebra davanti al Collegio Penale del Tribunale di Modica. Gli imputati sono A.M., 29 anni, sciclitano, difeso dagli avvocati Rinaldo Occhipinti e Concetta Drago, e G.I., 37 anni, pozzallese, difeso dall’avv. Tiziana Boscarino. Il testimone ha sottolineato di non avere assistito alla violenza ma di avere visto la ragazza tornare dopo i fatti, in stato confusionale. In precedenza i magistrati avevano escusso la giovane vittima. C.C., costituitasi parte civile attraverso l’avv. Carmelo Floridia. La ragazza era stata un po’ discordante rispetto ai verbali dei carabinieri. I fatti sarebbero avvenuti il 16 agosto del 2008. I due avrebbero agganciato la giovane a Pozzallo. Secondo il pubblico ministero, Gaetano Scollo, le avrebbero somministrato delle bevande alcoliche e poi le avrebbero fatto fumare degli spinelli per stordirla e costringerla ad avere rapporti sessuali. L’avrebbero portata presso la stazione ferroviaria di Pozzallo che oramai è abbandonata, dove il trentasettenne l’avrebbe colpita con calci e pugni e poi l’avrebbe bloccata mentre l’amico avrebbe consumato il rapporto sessuale completo. Poi le parti si sarebbero invertite. Il tutto si sarebbe consumato sotto la minaccia di morte tramite un coltello a serramanico. I due sono accusati di violenza sessuale aggravata in concorso, minacce e porto di coltello di genere vietato. La prossima udienza è stata fissata al 29 febbraio del 2012.

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