Consigliere Provinciale Nanì:. “Grazie agli stranieri, il sindaco di Modica scopre la bellezza della collina di Monserrato”

“Dovevamo aspettare che fossero gli stranieri a dirci quanto straordinario sia il paesaggio visto dalla collina di Monserrato?”
E’ la domanda che Marco Nanì, Presidente della VI Commissione Provinciale Territorio e Ambiente, gira e rivolge all’Amministrazione Comunale di Modica ed al sindaco Antonello Buscema. Già due anni fa, e lo scorso anno, Nanì aveva sollecitato l’Amministrazione Comunale di Modica ad attivarsi per impinguarla di ulteriori alberi di pino, così come era, prima del degrado di oggi. Da oltre due anni Nanì ha prospettato l’opportunità di concedere in gestione, parte della collina, all’azienda provinciale foreste demaniali. Nonostante questa possibilità, a quanto pare, non è stato avviato dal comune nessun procedimento amministrativo per la concessione all’ente regionale.
““Welcome to Paradise” non è altro che uno schiaffo a questa Amministrazione che non ha mai colto la seria opportunità di rivitalizzare la collina di Monserrato. Un meraviglioso dono della natura che può essere considerato come il balcone sulla città di Modica ed il suo barocco.”
“Pertanto, sono costretto ancora una volta, a rimarcare l’inoperatività del sindaco Buscema e della sua Giunta. Rilancio l’ipotesi di gestione e mantenimento di Monserrato all’azienda provinciale foreste demaniali che consentirebbe non solo la rivalutazione di una zona di notevole interesse paesaggistico ma anche la corretta tutela attraverso una gestione rispettosa delle norme forestali e ambientali”.
“Ritengo che da oltre due anni, da quando lanciai per la prima volta questa proposta, non è stato fatto granché nonostante ci siano tutte le condizioni sufficienti per la stipula della convenzione. Appare più che evidente – continua la nota – che a Modica, in tema di politica ambientale, non c’è una chiara programmazione e continuano a mancare gli obiettivi da raggiungere.”
“Ancor più grave, con l’arrivo del caldo, c’è il serio rischio di incendi. Gli innumerevoli rami secchi presenti su tutta la collina, possono essere facilmente incendiati. Non possiamo permettere – conclude la nota Nanì – che ettari di collina possano finire in fumo. Quello che era il balcone della città, rischia di diventare una finestra chiusa.”

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