L’Unsic contesta la soppressione della stazione carabinieri a Frigintini(Modica). Cannata scrive al sindaco

Indignata, l’Unsic di Modica contesta con forza la decisione di sopprimere la caserma dei carabinieri a Frigintini. L’organizzazione, rappresentativa di centinaia di aziende agricole che risiedono nel territorio frigintinese, esprime il generale malcontento di queste imprese che si trovano defraudate della sicurezza personale e delle loro aziende, giacché la mancanza di una stazione dei militari in punto strategico e funzionale alla copertura di una vasta zona rurale potrebbe comportare la crescita esponenziale di atti malavitosi come abigeati, furti nelle abitazioni, atti delinquenziali finora rari e abbastanza controllati. “La zona in questione – dice il presidente Ignazio Abbate – è da sempre oggetto di continui guasti alle linee telefoniche fisse e mobili, e alle linee energetiche, si registrano furti di rame nelle linee telefoniche causando l’ isolamento dei residenti dal resto del territorio. È assurdo che il mondo agricolo già in ginocchio economicamente per scelte sbagliate di politiche Nazionali e Comunitarie, che hanno prodotto solo continui crolli dei prezzi alla produzione e continui aumenti dei costi di produzione, si trovi a essere totalmente abbandonato dallo Stato anche dal punto di vista della sicurezza. Togliere il presidio dell’ Arma in quel territorio vasto, antropizzato e altamente imprenditoriale, comporterà il sicuro abbandono dalle campagne dei residenti, rendendo l’ altopiano ibleo attualmente densamente abitato, come tutti gli altri territorio agricoli della Sicilia, dove non risiede quasi nessuno per colpa della mancanza di sicurezza”.

Il consigliere comunale Salvatore Cannata, torna pure lui sulla vicenda con una lettera aperta al sindaco. “La gente di Frigintini, come pure io – dice – non è soddisfatta ma neanche convinta per come si sia potuto giungere a una così grave determinazione della soppressione della Caserma dei Carabinieri e si chiede come sia possibile che il Sindaco di una città non sia informato sulle intenzioni di sopprimere una Caserma”. Cannata chiede il coinvolgimento del Comitato Provinciale per l’Ordine Pubblico, affinché si pronunci sugli effetti futuri che la soppressione della Caserma può comportare in relazione a possibili fatti criminosi e/o delittuosi e ribadisce la sempre costante necessità di ripristinare il servizio del “Vigile di Quartiere” la riapertura dell’Ufficio di Collocamento.

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