Modica: Ottimi riscontri per il convegno sulle “Giornate Infettivologiche”

Ha trovato ampi riscontri e moltissime iscrizioni il Convegno Nazionale “Giornate Infettivologiche” dedicato a Tommaso Campailla, organizzato dal dottor Antonio Davì, direttore dell’Unità Operativa Malattie Infettive dell’Ospedale Maggiore di Modica. Le sessioni si sono svolte nelle due giornate ed hanno visto la presenza di illustri relatori siciliani, nazionali e stranieri e tra questi il professore Zimer di Harvard negli Stati Uniti che ha parlato di antibioticoterapia. Della situazione mondiale e nazionale dell’Aids si è occupato il professore Moroni il quale ha sottolineato che “pure in presenza di milioni di casi e di morti, l’infezione è aggredibile con ben 24 farmaci di cui ultimamente si sono aggiunte due nuove classi”. Da sottolineare che le categorie più a rischio sono, oggi, gli eterosessuali(60%)al contrario di alcuni anni fa, quando predominavano i tossicodipendenti e gli omosessuali. Come ha spiegato Moroni, in circa il 60% dei casi in cui si scopre il virus HIV, questi sono già in stato di Aids conclamato con gravi rischi di contagio per i loro “contatti”. “Ultimamente – dice il dottor Davì – si è abbassata la soglia di contrazione del rischio di contagio e non ci sono state campagne di sensibilizzazione”. Altri relatori di “spessore” sono stati il professore Craxi, la professoressa Santantonio di Bari, il professore Piccinino di Napoli che hanno parlato delle nuove terapie dell’epatite cronica B e C e della cirrosi epatica oltre che delle epatiti acute. Presenti anche insigni Farmacologi, Microbiologi e Clinici tra cui il professore Concia di Verona il professore Grossi di Varese ed il professore Novelli di Firenze che hanno approfondito la questione terapeutica, l’efficacia e la tossicità dei farmaci. “Si è anche discusso di patologie infettive con particolare riguardo alla tubercolosi polmonare i cui casi sono in crescita nella nostra provincia. Ci sono forme resistenti alla terapia specifica ed il professore Cauda di Roma ne ha sottolineato anche gli scenari nazionali e mondiali. “Ritengo – dice ancora Davì – di poterci ritenere soddisfatti per l’alto valore scientifico delle relazioni presentate nonché delle problematiche che sono state evidenziate ed affrontate”.

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