Dieci anni di commercio equo e solidale a Ragusa

“Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere”: questa frase di Gandhi accompagna i festeggiamenti per il dieci di impegno nel commercio equo e solidale del Centro di educazione alla Pace. Da dieci anni Ragusa contribuisce allo sviluppo di villaggi del Sud del mondo grazie ai prodotti del commercio equo e solidale, prodotti che hanno al loro interno una forte carica di speranza. Grazie all’importazione di questi beni si sono poste le condizioni per evitare la migrazione di interi villaggi, si sono costruite scuole, allestiti dispensari sanitari, formati contadini e artigiani, salvaguardati sapori, colori, culture. Da dieci anni ripetiamo che “Un mondo diverso è possibile” e la Bottega dei Popoli, nel suo piccolo, ne è una dimostrazione. L’impegno politico e sociale può iniziare anche dal carrello della spesa, limitando l’impatto delle multinazionali e il consumismo fine a se stesso. La nuova sfida è ora quella di cambiare i nostri stili di vita. Lo shopping a tutte le ore del giorno e della notte, per 365 giorni l’anno, non può dare felicità. Crea dipendenza e talvolta anche frustrazione perché tanti beni, appena acquistati, sono già obsoleti. Occorre fermare la macchina infernale del consumismo e riappropriarsi del tempo e dello spazio. Uno stile di vita più sobrio, più attento al respiro della vita, più vicino alle esigenze e ai ritmi dei bambini può restituirci un po’ di quella felicità che nessuno scontrino è in grado di surrogare. Per celebrare i dieci anni di commercio equo e solidale, il Centro di Educazione alla Pace e la Bottega dei Popoli hanno promosso, insieme con il Centro servizi culturali, una serie di iniziative. Domani, giovedì 23 novembre, alle 17.30 sarà presentata la campagna “Tessere il futuro” che mira a correggere gli squilibri dovuti all’assenza di regole e di principi di equità nel panorama internazionale del mercato del cotone. Seguirà, nella saletta del Centro servizi culturali, la proiezione del film “The Take” di Naomi Klein (l’autrice di "No logo"), dedicato al movimento delle fabbriche recuperate in Argentina: è infatti proprio una fabbrica recuperata argentina che fa parte della nuova filiera equa e solidale del cotone. Venerdì 24, sempre alle 17.30 nel saletta del Centro servizi culturali, il professor Tonino Perna, docente di Sociologia economica all’Università di Messina, terrà una conferenza sul tema: “Come cambiare stile di vita e vivere felici – Il commercio equo e solidale un’utopia concreta”. Sabato 25 è previsto, sempre alla presenza del professor Tonino Perna, il primo meeting di tutte le botteghe del commercio equo e solidale che operano in provincia di Ragusa. La serata si concluderà con una festa con la degustazione dei sapori del mondo e con la musica del complesso “Caruana Mundi”. Il Centro di educazione alla Pace e la Bottega dei Popoli si trovano in via Roma 95.

 

La campagna Tessere il futuro

 Come funziona il mondo dei tessili? Il caso del cotone è emblematico. È un prodotto ecologicamente e socialmente molto "sporco". Perché? Utilizzo di pesticidi e di sementi Ogm; lavoro con alto tasso di sfruttamento e violazione dei diritti umani, soprattutto nelle fabbriche del Sud del mondo; liberalizzazione delle filiere e dei mercati con quotazioni mondiali instabili, azioni protezionistiche da parte dei Paesi ricchi. Questo è il prezzo pagato ogni giorno dai Paesi economicamente svantaggiati. La campagna Altromercato "Tessere il futuro" nasce per offrire informazione sugli squilibri dovuti all’assenza di regole e di principi di equità nel panorama internazionale: mercati, fabbriche, piantagioni. Solo ripartendo da regole condivise, che tengano conto di principi come l’equità e la solidarietà, è possibile garantire un’economia in cui siano tutelati l’ambiente e i diritti di chi coltiva, produce, acquista. Per superare le dinamiche di sfruttamento, è dall’intera filiera del tessile che bisogna ripartire, considerata nel suo insieme: sementi, campo, raccolta, trasformazione, confezionamento, vendita, acquisto. Tracciabilità e trasparenza: in quest’ottica Ctm altromercato ha avviato una partnership con alcuni gruppi di produttori in Argentina per la creazione della prima filiera tessile equa e solidale.

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