Comitato dei dipendenti di Modica; presa di posizione dei sindacati. Riceviamo e pubblichiamo dal coordinatore del Comitato

Certo che in quasi un anno di attivita’ del Comitato dei Dipendenti, che conta ad oggi 500 iscritti, abbiamo visto che i sindacati locali si adattano bene a tutte le stagioni. Ad inizio della scorsa estate, appena accortosi che non erano piu’ i soli “pseudo-rappresentanti” dei lavoratori in provincia si misero al lavoro dicendo che avrebbero smosso un po’ le acque impantanate( fino al giorno prima della nostra nascita). In autunno (ottobre) quando noi scendemmo in campo a Ragusa denunciando dei casi di mobbing nei centri commerciali dissero(sempre i sindacati all’unisono) che avrebbero “iniziato a fare sul serio”(frase testualmente citata in una testata giornalistica).Richiedendo ai sindaci ed alle organizzazioni datoriali di concedere loro la “praticabilità sindacale”, come se fossero i datori di lavoro ad autorizzarla a noi lavoratori, mentre la legge, sappiamo bene tutti, da’ diritto ad ogni dipendente di costituire le proprie rappresentanze sindacali all’interno del luogo di lavoro, con o senza l’autorizzazione del datore di lavoro. Anzi nessun datore di lavoro puo’ negare al proprio dipendente, di esporre e richiedere i propri diritti anche tramite associazione con altri dipendenti, pena la denuncia. A natale, vi furono delle grosse prese di posizione da parti dei sindacati provinciali, guarda caso dopo che noi del Comitato dei Dipendenti, avevamo raccolto in un giorno oltre 4200 firme per richiedere le turnazioni domenicali. Prese di posizione che sembravano davvero dover risolvere definitivamente i nostri problemi, che, seppur lanciati con la nostra provocazione di “richiesta chiusura domenicale”, sono evidenti e risaputi, dimostrato anche dall’ultima presa di posizione “primaverile” delle succitate organizzazioni sindacali, ove a quanto pare, conti alla mano in provincia di Ragusa vi sarebbero circa l’80% dei lavoratori “sfruttati”. Coincidenza vuole che anche quest’ultima presa di posizione e’ avvenuta all’indomani della nostra richiesta di istituire un tavolo tecnico al Prefetto, Vescovo, Sindaco e associazioni datoriali. Noi del Comitato dei Dipendenti , fermi a 500 iscritti in provincia, poiche’ abbiamo bloccato le iscrizioni, in attesa di convocare l’assemblea costituente del Movimento Nazionale dei Lavoratori Dipendenti, tra maggio e giugno, rappresentiamo degnamente una buona fetta di quei dipendenti che non si sono sentiti tutelati proprio da quei sindacati provinciali, che, ieri in conferenza stampa, accusano i datori di lavoro e i sindaci per non averli “considerati”, affermando che "non c’e’ controparte!" Come se dovessero “dichiarare guerra” a qualcuno che non esiste! La domanda che mi pongo adesso e’: – ma noi Dipendenti dobbiamo dare un ‘ennesima possibilita’ alle organizzazioni sindacali? Personalmente direi di no, ma da Presidente del Consiglio Direttivo Regionale del Comitato dei Dipendenti non posso non dare loro un’ultima opportunita’, seppur andando contro i pareri di molti dei miei collaboratori e delegati dei negozi ragusani. Certo e’ che noi rimaniamo vigili al loro operato e nel caso in cui entro un mese o al massimo due non vedremo dei risultati tangibili, io personalmente chiedero’ a tutti i dipendenti di revocare le deleghe di iscrizione a tutti i sindacati provinciali.

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