Per Orazio Maggio, portavoce di Federazione della Sinistra, continua lo scempio del centro storico di Modica. Sulla collina dell’Itria campeggia un imponente fabbricato che, se non bloccato in tempo, modificherà per sempre uno dei paesaggi più suggestivi della città oltre a costituire un pericoloso precedente per tutti coloro che aspirano a cementificare le colline modicane. Come se non fosse cambiato nulla in oltre 50 anni, ancora un colpo mortale viene inferto al nostro centro storico, a dispetto del riconoscimento da parte dell’Unesco di Patrimonio dell’umanità.
Come Ponzio Pilato, prosegue Maggio, l’Amministrazione Buscema, nascondendosi dietro i pareri favorevoli dei competenti uffici, assiste passivamente alla devastazione di pezzi straordinari del paesaggio urbano e della nostra stessa identità.
Sono passati pochi mesi e gli amministratori comunali hanno già rimosso la sconcertante vicenda della costruzione nel quartiere Vignazza, anch’essa fornita dei pareri favorevoli, ma fortunatamente bloccata in tempo grazie alla mobilitazione dei cittadini e di diverse forze politiche e culturali.
E così mentre nella vicina Scicli le colline del centro storico diventano incantevoli “musei di pietra”, oggetto di interesse della grande stampa nazionale ( Corriere della Sera, la Repubblica), aggiunge Maggio, nella nobile e colta capitale della Contea, le colline, con il Piano Paesaggistico adottato, vengono violentate e massacrate dal cemento armato. Eppure tutti sappiamo che si tratta di un patrimonio di inestimabile valore celebrato e amato da scrittori e poeti come Vitaliano Brancati, Salvatore Quasimodo, Leonardo Sciascia, Gesualdo Bufalino.
Viene da chiedersi: è questa la nuova politica urbanistica del PD? Sono questi gli investimenti per la qualificazione del centro storico? Pensa veramente l’Amministrazione comunale di ottenere l’estensione a Modica della legge su Ibla permettendo questi scempi edilizi? Sono queste le emozioni e le” contaminazioni” che si vogliono offrire ai turisti dalle scalinate di S. Giorgio e S. Pietro?
La Federazione della Sinistra di Modica ricorda che il centro storico e le colline che lo circondano, nella loro configurazione storica e paesaggistica, non appartengono né ai privati, né all’Amministrazione comunale, né alla Sovrintendenza: sono patrimonio dell’umanità, beni comuni che tutti abbiamo il dovere e il diritto di tutelare e valorizzare.
Se gli assessori al centro storico e all’urbanistica non sono all’altezza del compito, allora è meglio per la città che si dimettano.
La Federazione della Sinistra chiede con forza che venga immediatamente bloccata la realizzazione di questa megastruttura in cemento armato e venga predisposto un piano di riqualificazione urbanistica delle aree – dalla Vignazza alla collina dell’Itria – fatte oggetto di interventi devastanti.
C’è da dire che questi due interventi edilizi non sono un fatto isolato, ma espressione di un approccio miope e allarmante dell’attuale maggioranza ai temi della gestione del territorio, come dimostra l’assalto al verde agricolo e al paesaggio rurale attuato attraverso l’approvazione di continue varianti al vecchio PRG a favore di ditte private. Nulla è cambiato, in questo settore, rispetto alla giunta Torchi, grazie alla continuità con il passato garantita dall’MPA di Minardo.
E, come ai tempi di Torchi, ancora una volta, per responsabilità di 16 consiglieri comunali dichiaratisi incompatibili, il nuovo PRG – che rappresenta la scelta strategica più significativa per il futuro della comunità – viene affidato alla competenza di un commissario regionale. Il che mortifica le competenze del Consiglio Comunale e i più elementari diritti dei Modicani di conoscere, discutere e scegliere la città che vogliono.
Siamo in presenza di un vero e proprio scippo di democrazia.
Sono lontani i tempi in cui il candidato Buscema dichiarava solennemente nel programma elettorale depositato al Comune di Modica in data 21 maggio 2008 “I futuri consiglieri comunali non dovranno trincerarsi dietro l’incompatibilità per evitare di prendere un provvedimento così importante per Modica “. E, invece, a Palazzo S. Domenico non solo l’opposizione, ma anche la maggioranza che sostiene il Sindaco continua a trincerarsi dietro incompatibilità autocertificate, senza sentire nemmeno il dovere etico di chiarire alla città le motivazioni delle stesse.
La Federazione della Sinistra di Modica, alla luce di questa emergenza ambientale e democratica creata da una maggioranza ibrida e da un’amministrazione opaca e inaffidabile, propone la costituzione di un Comitato permanente per la tutela e la valorizzazione del territorio e del paesaggio urbano e rurale, aperto alle forze politiche non compromesse con scelte urbanistiche devastanti; alle organizzazioni sindacali, professionali e sociali; alle associazioni culturali, ai movimenti ambientalisti, ai tecnici, agli artisti e ai giornalisti; a tutti i cittadini che vogliono opporsi allo scempio dell’ambiente e della democrazia, che vogliono riprendersi il diritto di difendere e promuovere il centro storico, il paesaggio urbano e rurale e vogliono partecipare da protagonisti alla costruzione del presente e del futuro di Modica.
MODICA, FEDERAZIONE DELLA SINITRA: “SCEMPIO SOTTO LA COLLINA DELL’ITRIA”
- Luglio 1, 2011
- 11:51 am
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