Tutti attorno ad un tavolo per discutere della soppressione della Stazione Carabinieri di Frigintini. Convocati dal Prefetto, Francesca Cannizzo, e dal Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Nicodemo Macrì, i parlamentari, il sindaco, Antonello Buscema, assessori, consiglieri comunali e soprattutto il Comitato Spontaneo(assente Ignazio Abbate, impegnato a Malta per motivi istituzionali), hanno analizzato la situazione anche alla luce dell’annunciata sospensione, in via momentanea, del provvedimento. Il Prefetto ha detto di essere conscia del fatto che la collettività frigintinese è fortemente contraria all’eventuale scelta di un presidio mobile anziché fisso proprio per alcune importanti peculiarità che presenta la frazione. In questo senso il comitato spontaneo composto anche dai consiglieri comunali Silvio Iabichella, Piero Covato, Carmelo Falco, Bartolo Azzaro e Salvatore Cannata, e dall’ex consigliere comunale Enrico Vernuccio, promotore alla riunione, ha preso impegno di presentare nel più breve tempo possibile una documentazione integrativa di quella depositata ieri, a sostegno delle ragioni del mantenimento della caserma, in primo luogo per le condizioni sociali del territorio vasto e densamente abitato, lontano dal centro abitato e poi perché è una zona fortemente agricola e agrituristica. “Condizioni che da sempre – sottolinea Silvio Iabichella – hanno maturato nei frigintinesi uno spirito autonomistico, tanto che si era già presentata un’istanza per far trasformare la frazione in Comune, è una piccola città”. L’impegno finale è stato quello di un nuovo incontro nel più breve tempo possibile e cioè non appena il comitato promotore presenterà tutta la documentazione integrativa e dettagliata anche alla luce dell’odg approvato dal consiglio comunale. “L’interessamento e la mobilitazione che da più parti c’è stato per scongiurare la chiusura della Caserma – dice l’on. Orazio Ragusa – è andato a buon fine. Il buon senso ha prevalso su qualsiasi logica economica. Non era possibile dopo oltre 80 anni di ininterrotta presenza, nella frazione rurale di Frigintini, che si scegliesse di chiudere la stazione”. Allo stato dei fatti, è giusto rilevare che la caserma chiuderà tra due mesi se non entrerà nel frattempo in gioco qualche nuova decisione. Questi mesi dovranno servire ad organizzare le interlocuzioni istituzionali che potranno permettere di raggiungere l’obiettivo del mantenimento del presidio. L’onorevole Roberto Ammatuna nel suo intervento ha fatto rilevare come nei piccoli centri un presidio militare sia fondamentale per le comunità. Sono state prese in considerazione anche delle soluzioni alternative, quali la presenza di un presidio mobile h 24, ma questa rimane sempre riduttiva rispetto alla situazione attuale. La delegazione dei residenti di Frigintini, infine, ha ribadito la volontà di riprendere la battaglia in autunno e si è anche impegnata a produrre una relazione dettagliata a supporto dell’ipotesi di mantenimento della stazione dei Carabinieri.
Incontro in Prefettura per la vicenda della caserma carabinieri di Frigintini(Modica)
- Luglio 1, 2011
- 1:02 pm
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