E’ tempo di regolare i conti nella politica modicana. Piero Torchi, chiede conto e ragione e nelle sue prime uscite post-voto, usa spesso il termine "traditori". L’ex sindaco invita alla riflessione compreso il leader dell’Udc, Peppe Drago. "E’ un momento in cui si deve riflettere – dice – analizzare la situazione. Anche Drago, un politico di cui Modica e la provincia non può fare a meno, deve fare una riflessione pure sui suoi risultati". Piero Torchi ha convocato i consiglieri comunali del suo partito. Assente Drago ed assenti anche Enzo Ruffino ed Andrea Caruso ed assente anche l’ex assessore Paolo Nigro, un delfino di Drago. Pare che l’obiettivo sia quello di costituire una lista che riporti Torchi a Palazzo San Domenico. Sono solo ipotesi anche se l’ex primo cittadino ha dichiarato: "Voglio essere ancora un punto di riferimento per la mia città". Piero Torchi avrà un avversario all’interno del partito. Sono coloro che si rifanno al rieletto Orazio Ragusa, capegggiati dall’ex segretario cittadino dell’Udc, Pinuccio Lavima, ed al quale fanno riferimento altri centristi come l’ex assessore Giorgio Aprile, i quali probabilmente intendono avanzare una loro proposta per il ruolo di sindaco di Modica. Sull’altro fronte sembra che la famiglia Minardo stia ricominciando a frequentarsi. Riccardo, lo zio, e Nino, il nipote, sembra vogliano mettere fine alla diatriba che si porta per le lunghe da troppo tempo, e si stiano accordando per chiedere la sindacatura dopo 6 anni di gestione Udc. Pdl e Mpa avrebbero un’idea. Il nome sul quale si converge, e che peraltro trova consensi in città è quello di Giovanni Scucces, già assessore, persona umile e disponibile, con la giusta esperienza amministrativa.
IL COMMENTO. TRA LE RIVENDICAZIONI “TORCHIANE” E L’IPOTESI SCUCCES A SINDACO. I MINARDO SI ACCORDANO?
- Aprile 18, 2008
- 7:09 pm
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