Otto milioni di euro che possono diventare ben quarantacinque se si riuscirà a sfruttare l’effetto moltiplicatore dei fondi ex Insicem. Molto più di una semplice boccata d’ossigeno, dunque, per le piccole e medie imprese dell’area iblea. A chiarire queste cifre Giorgio Ragusa, componente del Consiglio camerale della Camera di commercio del capoluogo intervenendo, stamattina, alla sala Avis, in occasione del secondo appuntamento del ciclo di seminari per le pmi iblee promosso dall’assessorato allo Sviluppo economico del Comune di Ragusa e curato di Alter Ego Consulting. L’argomento odierno verteva sulle formule di finanziamento per le imprese. Ragusa ha spiegato che gli obiettivi prevalenti del fondo di rotazione sono due. “Il primo – ha detto – è la capitalizzazione delle imprese, attraverso l’erogazione dei finanziamenti e il ripianamento delle passività bancarie. La prima misura del fondo di rotazione interverrà con finanziamenti di durata variabile da 3 a 10 anni a fronte dell’impegno che assumeranno le imprese di capitalizzare almeno il quindici per cento delle somme che riceveranno. La seconda misura è quella del ripianamento delle passività che mira più o meno allo stesso traguardo, nel senso che si punterà da un lato a ricapitalizzare le aziende, dall’altro alla predisposizione di un piano di investimento”. Per quanto riguarda il secondo obiettivo, cioè la patrimonializzazione dei confidi, Ragusa ha specificato ulteriormente che una parte delle risorse sarà destinata alla concretizzazione dei prestiti della prima misura, con effetti sia sulla capitalizzazione quanto sul ripianamento delle passività. “La specificità delle suddette misure – ha aggiunto Ragusa – è finalizzata a far sì che la maggior parte delle imprese si trasformi da società di persone a società di capitale. Uno dei problemi che riscontriamo sul territorio ibleo è quello del dimensionamento delle imprese. Con tale misura ne vogliamo agevolare la crescita”. Il direttore della Commerfidi, Angelo Boscarino, si è soffermato sulla realtà dei consorzi fidi che nell’area iblea hanno conosciuto, negli ultimi trent’anni, un notevole sviluppo, paragonabile, come giro d’affari, a quello che è in grado di realizzare una provincia molto più estesa territorialmente, e con una presenza di imprese notevolmente maggiore, come quella di Palermo. “E’ una realtà, quella dei consorzi fidi – ha detto Boscarino – che riesce a dare input alle aziende e a frapporsi in modo positivo tra le imprese e le banche, assicurando un abbattimento sia del rischio quanto del costo del denaro”. Boscarino ha anche tratteggiato la vivacità imprenditoriale esistente nell’area iblea, spiegando che la crisi esistente, seppur radicata in parecchi ambiti, non impedisce, comunque, di guardare al futuro con un certo ottimismo. Francesco Calvo e Vincenzo Trincali della Credem hanno fornito una serie di informazioni su alcuni aspetti che spesso vengono trascurati dagli imprenditori e che riguardano la finanza di credito, affrontata dalle pmi con strumenti non proprio idonei. La migliore conoscenza di questi strumenti può fornire una sollecitazione agli operatori affinché scelgano gli interventi più opportuni in sede di piano finanziario, piuttosto che andare alla cieca. Il presidente di Alter Ego Consulting, Fiorella Frasca, ha sostenuto che “il ciclo di seminari avviato dal Comune di Ragusa consente di mettere in luce le varie necessità delle pmi in un periodo come quello attuale in cui è necessario rispondere con strumenti adeguati alle esigenze ventilate da un ambito in continua evoluzione e caratterizzato da un fruttuoso dinamismo”.
Il fondo di rotazione dei fondi ex Insicem strumento essenziale per rilanciare l’economia della provincia di Ragusa. Quarantacinque milioni di euro in gioco per la crescita e lo sviluppo del territorio
- Aprile 19, 2008
- 3:41 pm
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