L’inchiesta sul pranoterapeuta arrestato a Modica. Il Gip si riserva sulla richiesta di scarcerazione

Il Gip di Modica, Patricia Di Marco, si è riservato sulla richiesta della difesa per concedere o meno una misura meno afflittiva al sedicente pranoterapeuta Nazzareno Puglisi, 64 anni, di Solarino, arrestato venerdì scorso dai carabinieri della Stazione di Modica per truffa aggravata e violenza sessuale continuata. L’uomo è comparso davanti al magistrato modicano per l’interrogatorio di garanzia, nel carcere di Piazza Gesù, assistito dal difensore di fiducia, Salvatore Frasca, del Foro di Siracusa. Ha chiarito la sua posizione, ha cercato di dare spiegazione circa i vari episodi che gli vengono contestati. Al termine il difensore ha chiesto la scarcerazione o in subordine i domiciliari o altre misure. Il Gip, in attesa del parere del pubblico ministero, si è riservato. Sull’uomo pesano le testimonianze di parecchi suoi “assistiti, e tra questi una coppia di coniugi che l’uomo riceveva nel proprio studio che funzionava tutti i giorni dispari al Quartiere Dente, in buona sostanza quelli che lo hanno denunciato per primi. L’assistito era un modicano, sofferente di gravi patologie alla schiena e in terapia presso il Dipartimento di Salute Mentale di Modica in quanto affetto da disturbo di personalità nas, per le cui cure Puglisi avrebbe preteso parcelle onerose pagate in più soluzioni, in contanti e in assegni. Con l’espediente di sottoporre il marito a sedute fisioterapiche e riti magici, la moglie sarebbe stata costretta, con violenza e minaccia, a subire abusi sessuali con la scusa di praticarle delle manipolazioni per curare dolori alla schiena. L’avrebbe, infatti, fatta spogliare e le avrebbe toccato seno e parti intime, ma questo sembra fosse una prassi che attuava anche con i familiari di altri pazienti.

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