Il PD di Ispica torna sul rifacimento della nuova piazza principale inutile, costoso, dannoso

“Loro sbagliano, gli ispicesi pagano” è il titolo di un volantino con il quale il Partito Democratico di Ispica torna sui lavori della nuova piazza principale. Il PD punta l’attenzione sui costi dell’opera, lievitati di molto con la perizia di variante di oltre 223mila euro, sulla sua inutilità, sugli errori progettuali e sui guasti che la nuova piazza ha già determinato e che determinerà in avvenire.
“L’inutile rifacimento totale della piazza ci sta costando circa due milioni di euro”, si legge sul volantino. “Dopo il mutuo di 1milione690mila euro con una banca, hanno dovuto impegnare 223mila460 euro del bilancio comunale per correggere i gravissimi errori che sono venuti alla luce dopo una banale pioggia che, a causa dell’inadeguata previsione dello smaltimento delle acque piovane, ha allagato case e locali vari e ha fatto scoppiare le vecchie reti di smaltimento delle acque bianche”. Netto il giudizio espresso dal PD: “L’unica opera pubblica di grande impatto realizzata dal centro-destra si sta rivelando un disastro: ha praticamente soppresso dei posti di lavoro; ha messo in drammatica crisi le attività commerciali circostanti; ha creato disagi enormi ai residenti della zona; ha fatto congestionare il traffico; ha cancellato una testimonianza importante della nostra identità; i due milioni di euro complessivi spesi si riveleranno un costo e non un investimento; gli alberi piantati sotto l’Istituto Einaudi sono ricettacolo di insetti, oscurano le aule, rendono insicura la scuola; durante le ore più calde delle giornate estive sarà praticamente invivibile”. Ma le accuse del PD all’Amministrazione non finiscono qui. “Per fare una cosa di cui non c’era bisogno – scrive ancora il Partito Democratico – hanno tenuto nascosto il progetto alla città, hanno estromesso i progettisti locali, hanno deciso in assoluta solitudine il nuovo nome, hanno anche sbagliato la regimentazione delle acque facendoci pagare il danno del loro errore”. Infine la chiosa: “Ispica non merita di essere trattata così”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa