AUTOSTRADA SIRACUSA-RAGUSA-GELA, ROMEO: “I TRENI CHE PASSANO NON POTRANNO PIU’ ESSERE RECUPERATI”

“Le situazioni kafkiane sul nostro territorio sembrano non esaurirsi mai, con buona pace di chi, anche durante il periodo estivo, cerca di proporsi con la massima attenzione per perorare questa o quella causa. E’ il caso dell’autostrada Siracusa-Ragusa-Gela che, sebbene tutti gli adempimenti procedurali siano decollati, non riesce a veder partire i lavori, che prevedono, in questa fase, la realizzazione dei lotti sino a Modica. Una circostanza spiacevole che, unita a tutte le altre, mette a repentaglio il futuro del quadro infrastrutturale della nostra zona”. Il segretario dell’Ust Cisl Ragusa, Enzo Romeo, non ha dubbi sulla piega presa da una vicenda in cui, a quanto pare, l’Anas ha oggettive responsabilità. E aggiunge che “se tutto rimane fermo, come sottolineato anche dal deputato regionale Roberto Ammatuna nell’allarme lanciato nei giorni scorsi, non possiamo ambire a quello sblocco delle procedure che sembrerebbero dover fare decollare da un momento all’altro la nostra provincia, sul piano infrastrutturale, e che invece ci tengono irrimediabilmente legate al palo. Proprio al riguardo dell’autostrada, non ci capacitiamo di quanto stia succedendo. E’ l’unica opera cantierabile con cui abbiamo a che fare. Con un’aggravante non da poco – prosegue Romeo – e cioè che se il treno dovesse passare, sarà impossibile poterlo recuperare in futuro”. Il segretario della Cisl fa riferimento ai fondi Fas per i quali c’è disponibilità ancora per qualche altro anno. “Ecco perché riteniamo si tratti – dice ancora – di un fatto grave per cui è indispensabile portare avanti l’ennesima riflessione su una disattenzione di massima che caratterizza il futuro del nostro territorio. Voglio, tra l’altro, sottolineare come c’era stata una forte richiesta, da parte proprio del territorio, di avviare un confronto con la deputazione nazionale su questo e su altri argomenti. Un confronto che, almeno per ora, continua ad essere evitato ad arte. Sarebbe opportuno che il tavolo di concertazione territoriale, istituito in seno alla Camera di commercio, facesse sentire la propria voce. Il fattore tempo, diciamola tutta, non gioca certo a nostro favore”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa