Avrebbe dovuto giocare nel Modica, in serie D, ma la società rossoblu, per via della vicenda legata al centrocampista Davide Campofranco, fu retrocessa in Terza Categoria. Davide Rovella, atleta di spiccate qualità, all’epoca aveva vent’anni. Il presidente del Modica, Antonio Aurnia, volendo allestire una formazione per risalire in C 2 aveva immediatamente cominciato a muoversi sul mercato “bloccando” il giocatore originario di Imperia attraverso la firma del contratto e la consegna di un assegno bancario per quattromila euro, quale acconto, anche se gli accordi prevedevano la restituzione del titolo di credito alla scadenza e la consegna diretta del contante. Sopraggiunse il duro provvedimento dei giudici sportivi per cui l’accordo con il giocatore venne meno. Della vicenda si sta occupando il giudice onorario del Tribunale di Modica, Francesca Aprile, in un processo intentato dall’ex presidente rossoblu, Aurnia, che si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Fabio Borrometi. Il magistrato ha escusso l’ultimo teste, il procuratore di Rovella, poi ha chiuso il dibattimento fissando al 13 marzo 2012 le conclusioni. Dopo che erano venute meno le condizioni per giocare nel Modica, Aurnia aveva reclamato la restituzione dell’assegno di quattromila euro ma nonostante i ripetuti inviti, Rovella, alla scadenza lo portò all’incasso. Il suo procuratore ha sostenuto durante la deposizione che la somma è stata trattenuta dal proprio assistito a titolo di indennizzo per essersi dovuto svincolare. Il giocatore è accusato di appropriazione indebita.
Modica Calcio. Avrebbe dovuto vestire la maglia rossoblu. Calciatore sotto processo per appropriazione indebita
- Luglio 15, 2011
- 1:18 pm
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