“Il culto dei morti è l’emblema sintomatico dei progressi compiuti da una civiltà, in questo caso di una città. A Vittoria, da questo punto di vista, a constatare, come abbiamo fatto, lo stato del cimitero comunale, possiamo senz’altro affermare di essere fermi al palo. Anzi, tanti passi indietro sono stati compiuti nonostante le denunce che, sull’argomento, più volte sono state avanzate. Altro che culto dei morti. Qui, non sembra esserci rispetto alcuno non solo per i defunti ma anche, e soprattutto, per quanti rendono loro omaggio”.
Sono indignati i consiglieri comunali di Forza del Sud, Salvatore Artini e Andrea La Rosa, dopo l’ennesimo sopralluogo compiuto nella struttura comunale che mette in luce la persistenza di numerose anomalie che non vengono neppure prese in considerazione da chi di competenza. “Tra celle frigorifero che non funzionano – dicono i due consiglieri – e monumenti ridotti in uno stato di degrado pietoso, viene offerto costantemente alla cittadinanza uno spettacolo a dir poco ripugnante. Ma chi è che se ne dovrebbe occupare se non un’Amministrazione comunale che ha avuto cinque anni di tempo per poterlo fare e che ora, sebbene rieletta, non ha mosso un dito per venire incontro alle legittime esigenze dei cittadini?”
“Stiamo parlando – spiegano Artini e La Rosa – di quello che dovrebbe essere l’abc di una buona Amministrazione. E, invece, il degrado che si registra al cimitero è unico e solo, non confacente ad una città civile. La sporcizia, le sterpaglie, il guano degli uccelli ammonticchiato senza preoccupazione per la ripulitura, il distacco di calcinacci dai monumentini, le impalcature che sembrano risalire a decenni addietro, senza uno straccio, almeno sembra, di certificato per la sicurezza: tutto parla di uno stato di fatiscenza che non ha eguali per quello che dovrebbe essere il luogo della tranquillità mentre, invece, lo si può tranquillamente definire il posto della vergogna. Sollecitiamo la Giunta Nicosia a darsi una smossa. Saranno bravi con le parole, ma di fatti ne vediamo davvero pochi”.
E poi, c’è un altro aspetto dal sapore squisitamente logistico che Artini e La Rosa mettono in evidenza. “Le corse urbane che raggiungono il cimitero dal centro città – chiariscono – sono appena due e tutte in orari mattutini. Significa che chi non può contare su altri mezzi di trasporto, è vincolato dalle suddette corse. Una buona Amministrazione si sarebbe come minimo posto il problema, cercando di interloquire con chi di competenza per concertare formule differenti. Ma ci rendiamo conto che è davvero chiedere troppo”.