Ispica, stalking. Due testimoni rischiano incriminazione

Testimoni diffidati dai giudici: “all’esito del processo valuteremo se inviare gli atti al piemme per l’eventuale incriminazione per falsa testimonianza”. E’ accaduto durante l’udienza del processo per violenza sessuale, rapina, violazione di domicilio, violenza privata contro Santo Lo Giudice, 47 anni, originario di Avola ma residente a Ispica, ovvero stalking perchè reati commessi contro l’ex moglie. Il figlio e la nuora dei due hanno dichiarato l’esatto contrario di quanto reso nella fase delle indagini. Sia il presidente del Collegio Penale, Antongiulio Maggiore, che l’avvocato Ignazio Galfo, hanno sollevato numerose contestazioni ai due. In precedenza avevano detto di essersi recati da Santa Croce Camerina, dove risiedono, a Ispica, insieme alla figlioletta ma quando erano arrivati sotto casa della madre di lui, vedendo il ciclomotore del Lo Giudice, per evitare di assistere alle consuete liti, avevano deciso di rientrare a casa. In aula, invece, hanno detto che giunti a Ispica(era il mese di maggio del 2009)la bambina non era voluta scendere dall’auto e se ne erano ritornati nella loro residenza. Santo Lo Giudice è difeso dagli avvocati Salvatore Giurdanella e Giovanni Favaccio, mentre la moglie si è costituita in giudizio attraverso gli avvocati Ignazio Galfo e Milena Iacono. Secondo l’accusa sostenuta dal pubblico ministero, Gaetano Scollo, l’uomo avrebbe tenuto condotte minatorie nei confronti della congiunta dalla quale si era separato. Il 10 maggio del 2009, poi, sarebbe entrato nella casa della malcapitata, le avrebbe strappato i vestiti di dosso costringendola ad un rapporto sessuale completo nonostante l’opposizione della donna. Tutte accuse che la donna e la sorella hanno confermato in questa udienza. La prossima udienza è fissata all’11 aprile 2012.

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