Cambia residenza e aderisce al sistema postale “Seguimi” che consente, dietro pagamento di una quota che può essere semestrale o annuale, di avere recapitata la corrispondenza dal vecchio al nuovo indirizzo. Tutto bene per i primi giorni fino a quando non accade qualcosa. Da una quindicina di giorni, infatti, la famiglia interessata, trasferitasi da Via Vanella 40(oggi Via Nilde Iotti)in Via Vanella 110 non riceve più la posta nonostante attendesse corrispondenza importantissima anche ai fini economici. Sabato mattina il capo famiglia, Franco M., decide di andare alle radici del problema e si reca presso gli uffici di smistamento delle poste in Via San Giuliano dove l’impiegato di turno si mette a disposizione e avvia i controlli. Nei fatti tutta la corrispondenza della famiglia interessata giace nell’area di custodia. Cosa è accaduto? “L’impiegato mi ha comunicato – spiega il cittadino – che da un paio di settimane l’addetto allo smistamento di quella zona è sotto infortunio ma che fino ad oggi non è stato ancora sostituito. Ho fatto le mie rimostranze perchè è impensabile che da quindici giorni non mi sia recapitata la posta, nonostante io continui a pagare la tassa di adesione al servizio “Seguimi”. L’impiegato mi ha aperto le braccia”. Il problema è: i ritardi della varie fatture(elettrice, telefoniche e altro)chi se li accollerà? Uno dei figli di Franco M. attendeva la comunicazione di accreditamento di somma dalla Cassa Edile e nonostante tutti i suoi colleghi abbiano già incassato, lui ancora non ha potuto prelevare i suoi emolumenti. Perchè, ci si chiede, a distanza di quindici giorni, la Direzione Provinciale delle Poste non dispone una sostituzione?
Dipendente postale infortunato. Modica, la posta non viene consegnata
- Luglio 26, 2011
- 9:05 am
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