Copai/gate. Modica, il Gip: “Suizzo, Barone e Maiella restano ai domiciliari”

ll Gip, Patricia Di Marco, ha ancora rigettato le istanze di revoca degli arresti domiciliari per Sara Suizzo, il marito di quest’ultima, il modicano Mario Barone, e Pietro Maienza, residente a Santa Croce Camerina, dove amministra una società coinvolta nel vasto giro di assegni emessi o incassati, nella vicenda Copai, difesi dagli avvocati Enrico Trantino e Gianluca Gulino. Sono tutti accusati di truffe aggravate ai danni dello Stato, di altri enti pubblici e della Comunità Europea, di malversazioni ai danni dello Stato e riciclaggio. I tre restano quindi ai domiciliari nelle rispettive abitazioni, così come gli altri due imputati, il deputato regionale Riccardo Minardo, al momento sospeso dalla carica, e la moglie Pinuccia Zocco. Su questi ultimi si era erroneamente detto del pronunciamento negativo del Tribunale del Riesame di Catania, in sessione d’Appello, in riferimento alla richiesta di revoca degli arresti domiciliari discussa lo scorso 23 giugno e di questo ce ne scusiamo con gli interessati. “I giudici etnei – scrivono in una nota di precisazione i difensori Giovanni Grasso, Carmelo Scarso e Raffaele Pediliggieri – non hanno ancora depositato alcun provvedimento in merito”. Secondo questi ci sarebbe un tentativo di condizionare a livello di opinione pubblica e quindi ambientale il corso della vicenda giudiziaria legata al Copai. In questo modo ci si presta ad assecondare i fini di spregevoli figuri. Nonostante tali tentativi, non potrà essere impedito l’accertamento della verità dei fatti che già si sta facendo strada attraverso le indagini difensive che stanno completando gli inspiegabili vuoti lasciati dagli inquirenti”.

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