Motta dice no ai rifiuti vetrosi dell’Ospedale Maggiore di Modica

L’accumulo di rifiuti nella parte retrostante l’Ospedale Maggiore, al momento resta. I responsabili della discarica di Motta Sant’Anastasia ha rimandato indietro il primo carico dopo che era stata autorizzata l’impresa ecologica Puccia di Modica per lo smaltimento. Sulla vicenda pare ci sia l’attenzione della Procura della Repubblica non tanto per il ritorno indietro dei rifiuti ma per tutto il contesto che ha preceduto l’avvio per la rimozione. Dalle analisi di caratterizzazione è stato stabilito che si tratta di rifiuti vetrosi speciali giacchè si tratta di contenitori di flebo e che questi sono classificati come rifiuti non pericolosi. La destinazione è stata, dunque, Motta Sant’Anastasia. Il conducente dell’autocarro che ha provveduto al trasporto del primo carico, però, è dovuto tornare indietro per la discarica ha rifiutato il materiale. La nuova destinazione, a questo punto, è stato l’inceneritore di Augusta. A questo punto bisognerà stabilire cosa fare con i rimanenti sacchi, decine e decine, che sono ancora depositati nell’area ospedaliera. La denuncia della presenza di questi rifiuti era stata fatta dal Movimento Cittadini Liberi. Una denuncia che aveva indotto il direttore responsabile dell’Asp Ragusa, Ettore Gilotta, ad intervenire. “Su tale problematica – aveva precisato – ci sono stati numerosi incontri con il Comune di Modica, che resta l’unico responsabile istituzionale per il ritiro degli stessi”. Tali rifiuti, come si diceva, sono stati caratterizzati come rifiuti vetrosi e non come rifiuti speciali e quindi assimilabili a quelli urbani e pertanto idonei allo smaltimento in impianti di discarica per rifiuti non pericolosi. A questo punto non è improbabile che si decida di procedere all’incenerimento, un mezzo che eliminerebbe definitivamente ogni pericolo. E’ una decisione che va presa al più presto anche perchè il numero di sacchi pieni di contenitori cresce di giorno in giorno.

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