BLOCCATO DAL CONSIGLIO COMUNALE DI CHIARAMONTE GULFI L’UTILIZZO DELL’AVANZO DI AMMINISTRAZIONE, IL COMUNE IN GRAVE DIFFICOLTA’.

L’intento dei consiglieri che hanno votato contro la proposta di deliberazione per l’utilizzo di oltre 400 mila euro, scaturenti da economie di gestione dell’anno scorso e dei precedenti, era evidentemente quello di bloccare l’attività amministrativa dell’Amministrazione comunale di Chiaramonte Gulfi, il risultato finale è un danno senza precedenti all’immagine della città, agli esercizi commerciali, alle associazioni locali, a chi ha bisogno del sostegno economico, alle associazioni sportive, alla popolazione tutta. A nulla è servito il monito del Sindaco, Giuseppe Nicastro, che ha fatto una precisa disamina su quanto sarebbe successo in caso di voto sfavorevole.
La scelta di votare contro la proposta dell’amministrazione da parte dei sette consiglieri Ansaldi Tina, Giudice Mario, Inghisciano Giovanni, Rizza Giovanni, Sanzone Vito, Vargetto Salvatore e Velia Barbara, ha determinato un risultato paradossale se si pensa che il Comune di Chiaramonte, come pochi in Provincia di Ragusa, abbia avuto la possibilità di poter utilizzare un avanzo di amministrazione pari a € 414.000.00 (a fronte di un taglio ai trasferimenti di ben 600 mila euro effettuato da Stato e Regione) e allo stato attuale si trova in fermo amministrativo.
Con tale somma era stato previsto di assicurare i servizi essenziali per i cittadini; migliorare la viabilità e la circolazione stradale; rendere fruibili strutture sportive di nuova costruzione come il campetto di San Vito; rifare la copertura del Palazzetto dello Sport del Villaggio Gulfi; rendere possibile la revisione del Piano Regolatore Generale; avviare il programma delle manifestazioni estive. Tutto ciò è stato bloccato.
Si tratta di una scelta politica messa in atto da parte di questi sette consiglieri, alcuni dei quali transfughi della maggioranza e del gruppo originario di minoranza, che non ha precedenti e che dimostra quanto sia scarso e probabilmente inesistente, il loro senso del dovere e del servizio nei confronti della città. Il loro unico intento è fare un torto all’Amministrazione comunale. Cosa importa se a pagare il prezzo maggiore sia tutta Chiaramonte Gulfi.
Il Sindaco, Giuseppe Nicastro, ha ricordato che questi consiglieri avevano già realizzato un’altra “perla” politica, destinando ben 1 milione e 100 mila € per impianti fotovoltaici, al posto di opere tanto attese (rete idrica a Piano dell’Acqua, Cittadella del Carnevale e interventi manutentivi vari), ora gli stessi hanno fatto di peggio. “Se l’obiettivo, ora come allora, era ed il sottoscritto, queste le sue parole, questi sette consiglieri hanno sbagliato tiro, giacché il mio secondo mandato volge al termine e, come è noto, non posso ricandidarmi.
Hanno “sparato” su di me ma è stata colpita la città, determinando la paralisi della macchina amministrativa. Da quanto questi sette consiglieri, alcuni transfughi della maggioranza e altri della minoranza, hanno deciso di saccheggiare il Comune abbiamo preso un po’ di tempo prima di denunciare questi fatti, con la speranza che si ravvedessero e trovassero un modo per evitare l’irreparabile. Credevamo che quella votazione in Consiglio fosse stata un incidente di percorso, un momento di confusione, dopo la concitazione e la tensione che ha caratterizzato quei frangenti. Ma così non è stato visto che non sono stati attuati comportamenti in discontinuità. E’ troppo grave quelle che è successo, è troppo da irresponsabili aver bocciato del tutto il riparto dell’avanzo d’amministrazione. La città di Chiaramonte Gulfi, proprio i un momento in cui occorre fare il massimo sforzo per mitigare la crescente crisi economica, viene colpita a morte da questi consiglieri che hanno bloccato ogni attività amministrativa”.

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