L’on. Ammatuna sulla richiesta di concessione per l’estrazione di sabbia e ghiaia dal fondale marino antistante la costa iblea: “con ogni probabilità non sarà rilasciata ma continueremo a vigilare”.

Si è tenuta stamane la seduta della IV Commissione legislativa all’Ars, che aveva all’ordine del giorno la problematica relativa alla richiesta di concessione, avanzata da una impresa privata, di prelevare sabbia e ghiaia dai fondali dello specchio di mare antistante la provincia di Ragusa. Erano presenti ai lavori, presieduti dall’on. Roberto Ammatuna, i Circoli ragusani ed i rappresentanti regionali di Legambiente i sindaci della provincia di Ragusa il cui territorio ha uno sbocco a mare, il Genio Civile, il Servizio Via-Vas dell’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, il Direttore Generale dello stesso assessorato e l’Assessore Sparma, la Sovrintendenza del Mare, l’Arpa e la Provincia Regionale di Ragusa. L’on. Ammatuna, introducendo i lavori, ha sottolineato l’importanza che la costa ed il mare rivestono per l’economia siciliana e per quella della provincia di Ragusa in particolare, l’unica in Sicilia a fregiarsi di ben tre bandiere blu. Il Parlamentare del Pd ha rinnovato le sue preoccupazioni ed i dubbi legati ad una iniziativa poco chiara, visto che una società privata che mira giustamente ad ottenere profitto dalle sue iniziative chiede di estrarre sabbia e ghiaia in un fondo marino, quello antistante la fascia costiera iblea, dove queste ultime non sono presenti”. La risposta del Direttore Generale dell’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente è stata molto chiara: dopo aver studiato approfonditamente gli studi prodotti, sarà improbabile il rilascio della concessione richiesta. L’intervento chiarificatore del Direttore è stato accolto con soddisfazione da tutti i presenti e così sembra allontanarsi definitivamente lo spauracchio di un intervento invadente a danno dell’equilibrio ambientale della costa ragusana. “Le parole del Direttore Arnone – afferma l’on. Ammatuna – ci lasciano ben sperare per l’esito positivo della vicenda. In ogni caso, come ho già annunciato nel corso dell’audizione in IV Commissione, rimarremo vigili sull’argomento e fra un paio di mesi ritorneremo a monitorare la vicenda per evitare qualsiasi cambiamento di direzione nelle decisioni dell’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, l’organo deputato ad esprimere l’ultima parola sulla questione”.

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