MODICA. MIGLIORE: “LA POLITICA DELLE PAROLE E QUELLA DEI FATTI NEL BEL MEZZO D’UNA CRISI SENZA PRECEDENTI”.

Al Comune di Modica, dove spesso non si va al di là dei buoni propositi, si sta operando con il principio del buon padre di famiglia? E’ quanto si chiede il consigliere comunale Giovanni Migliore, il quale ritiene che tutto fa propendere per il no, “perché altrimenti, oltre ai proclami, ci s’impegnerebbe in serie analisi dei costi ed a ricercare le soluzioni che consentirebbero di registrare grandi economie sugli oneri passivi dell’Ente (oggi Modica spende la spaventosa cifra di 1,4 milioni di euro all’anno in interessi passivi); registra entrate non riscosse per 50 milioni di euro di cui 18 milioni per canone acqua e 12 milioni per tassa sui rifiuti solidi urbani”.
“Un buon padre di famiglia – spiega Migliore – non avrebbe forse ricercato quelle misure per introitare quanto gli è dovuto, strutturandosi più adeguatamente ed uscendo in tal modo dal costante stato di Ente deficitario a rischio default ?
Ma la politica purtroppo non viene concepita come gestione degli interessi dei rappresentati ma piuttosto come mantenimento del potere ed in virtù di ciò, si soprassiede su tante anomalie che legittimamente indignano i cittadini, come ad esempio quella di mantenere un numero d’impiegati spropositato rispetto alle esigenze di quel settore e soprassedere al potenziamento di altri uffici che consentirebbero una gestione più corretta delle entrate, risolvendo non pochi problemi. Ma anche altre proposte, come quella di premiare alcuni impiegati che s’impegnano a fare introitare maggiori risorse, oggi evase, all’Ente, non vanno certamente nella direzione che assumerebbe il buon padre di famiglia. Un buon padre non aiuterebbe a mangiare i figli più deboli, piuttosto che ingrassare ulteriormente quelli già obesi ? Nella nostra città esiste una complicata situazione di precariato, eppure, non si pensa di risolvere il problema pensando a ruoli dei precari che uscirebbero da uno stato lavorativo mortificante e che potrebbero anche migliorare la difficile situazione economico-finanziaria dell’Ente, no, anzi si prospetta di coinvolgere chi già ha un lavoro. Penso dunque che se non si concepisce la politica con il principio del buon padre di famiglia, sono davvero poche le speranze che la società possa evolversi in positivo”.

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