Slitta la discussione in Cassazione per i “nonnini” sciclitani accusati di abusi sessuali

Slitta al 31 gennaio 2012 la discussione avanti la Corte di Cassazione del processo a carico dei “nonnini” sciclitani prosciolti con la più ampia formula dal Gup del Tribunale di Modica, Maurizio Rubino il 10 giugno. Sono in tutto nove anziani, di età compresa tra i 64 e gli 85 anni, in quella che fu definita l’inchiesta dei “Nonnini viziosi”. Il Procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio, impugnò tale proscioglimento ma per un difetto di procedura relativa alle notifiche dell’impugnazione stessa non si è potuto definire il caso. L’avvocato Francesco Riccotti, per il principale indagato, ha già depositato memoria difensiva che integrerà per la prossima udienza, spernado che si possa mettere la parola fine alla triste vicenda. Il pubblico ministero, in buona sostanza, ha ritenuto inutile passare per il giudizio di secondo grado, ritenendo che nella sentenza del Gup ci fossero delle violazioni di legge per cui è andato direttamente in Cassazione. I nove anziani erano stati accusati di violenza sessuale aggravata, lesioni, sequestro di persona e minacce aggravate con uso di coltello, reati che sarebbero stati commessi sino al 2008 a Scicli ai danni di una giovane minorata psichica. In effetti il Gup aveva assolto due imputati degli nove imputati che avevano chiesto il giudizio abbreviato, mentre aveva espresso sentenza di non luogo a procedere nei confronti dei rimanenti. Il Procuratore della Repubblica aveva chiesto la condanna a nove anni per uno, l’assoluzione per l’altro richiedente l’abbreviato e il rinvio a giudizio per il resto. L’inchiesta aveva tratto origine dal ricovero in ospedale, in seguito alle violenze subite, della vittima, che si era confidata con le operatrici sociali che l’avevano in cura. Sentita dai carabinieri e dal pubblico ministero, la giovane disabile aveva confermato le accuse. Gli altri difensori sono Ignazio Galfo, Francesco Drago, Pino Pitrolo, Guglielmo Manenti, Alessandro Settinieri, Franco Vindigni e Teo Gentile.

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