Ispica: “Un’attività commerciale avvantaggiata a danno delle altre e che limita l’utilizzo pubblico di una struttura comunale”. Interrogazione PD sull’ex Mercato

La concessione a privati dell’ex Mercato comunale di corso Umberto a Ispica per l’esercizio di un ristorante e a condizioni di miglior favore lede il principio di libera concorrenza, snatura la vocazione culturale della struttura, fa pensare ad uno scambio di servigi fra Amministrazione comunale e titolare dell’attività, capogruppo consiliare del PDL nel Comune di Rosolini e consulente a titolo gratuito del sindaco di Ispica per la frutta a guscio. Lo affermano in un’interrogazione al sindaco i consiglieri comunali del Partito Democratico Pierenzo Muraglie (a sx) e Giuseppe Roccuzzo che chiedono fra l’altro iniziative straordinarie per gli altri commercianti del centro, gravemente colpiti della crisi e della chiusura della piazza principale e l’adozione di misure per ridare all’ex Mercato il valore e il prestigio di carattere culturale che avrebbe dovuto avere, anche grazie alla presenza al suo interno delle sculture di Salvo Monica.  “La ditta Il Mercato srl sita in corso Umberto – scrivono in premessa Muraglie e Roccuzzo – occupa i locali dell’ex Mercato comunale e ha disposto di recente tavoli, sedie e gazebo lungo la via San Biagio e nella zona circostante i locali dell’ex Mercato comunale. La ditta Il Mercato – proseguono – gode già di un trattamento privilegiato, occupando un immobile di proprietà comunale di fatto a titolo gratuito, non essendo in tal modo gravata di un costo notevole quale quello dell’affitto o dell’acquisto dell’immobile dove esercitare l’impresa”. Dopo aver rilevato che “gli altri esercenti pubblici di Ispica soffrono una crisi drammatica, determinata dalle scarse presenze turistiche nel centro abitato, dall’esodo dei residenti verso i centri vicini e dalla prolungata chiusura della piazza principale” i consiglieri democratici affermano che “la struttura prettamente commerciale del Mercato snatura la vocazione dell’immobile in cui si trova, pensata come “salotto culturale” cittadino ed oggi diventato, praticamente, un ristorante”. Quindi il riferimento al legale rappresentante del Mercato “nominato dal sindaco di Ispica suo esperto a titolo gratuito per le problematiche relative alla frutta a guscio e capogruppo del PDL nel Consiglio comunale di Rosolini”. Folte le richieste che Muraglie e Roccuzzo formulano al sindaco. Iniziano col chiedere “quali iniziative si intendono assumere in favore di tutti gli esercizi pubblici del centro, senza distinzioni, al fine di consentire la loro attività anche all’esterno e riducendo allo stretto necessario gli adempimenti burocratici necessari per poterlo fare e se non ritiene di adottare misure straordinarie in favore degli esercizi pubblici del centro urbano, quali sgravi di imposte, tasse, canoni di competenza comunale in considerazione dello stato di crisi in cui versa la categoria per le ragioni indicate in premessa e quali iniziative intende assumere per evitare che Il Mercato continui ad essere un ristorante e la base operativa per la vendita ambulante di gelati”. Gli interroganti chiedono altresì “come intende restituire al Mercato la sua funzione di luogo di aggregazione per i cittadini e di punto di riferimento culturale, avvalorato dalla presenza all’interno delle opere di Salvo Monica; se la gratuità dell’incarico di esperto per le problematiche della frutta a guscio da parte del legale rappresentante de Il Mercato srl non derivi dalle condizioni di miglior favore di cui lo stesso gode nella fruizione di un locale pubblico quale quello dove Il Mercato srl si trova; se tali condizioni di miglior favore non derivino dall’appartenenza politica e dal conseguente ruolo istituzionale di capogruppo consiliare PDL a Rosolini rivestito dal legale rappresentante de Il Mercato srl. I consiglieri del PD chiedono infine “qual è la struttura societaria de Il Mercato srl, risultante dagli atti in possesso del Comune di Ispica e quali sono gli oneri a carico de Il Mercato srl derivanti dalla conduzione dell’attività svolta nei locali di proprietà comunale in riferimento soprattutto al consumo di energia elettrica e combustibile e alle spese per tasse ed imposte comunali”.

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