L’on. Ammatuna sulla richiesta di concessione per l’estrazione di sabbia e ghiaia dal fondale marino antistante la costa iblea: “l’intervento della Guardia di Finanza contribuirà a fugare qualsiasi dubbio”.

“La Guardia di Finanza ha deciso di approfondire tutti i risvolti della vicenda legata alla richiesta di concessione, avanzata da una impresa privata, di prelevare sabbia e ghiaia dai fondali dello specchio di mare antistante la provincia di Ragusa. L’onorevole Roberto Ammatuna esprime apprezzamento alle Fiamme Gialle, sempre attente a monitorare gli interventi che potrebbero arrecare danno all’ecosistema marino e del territorio in generale. Spero che in questo modo potranno essere chiariti i dubbi che persistono sull’iniziativa. Dubbi che Ammatuna aveva a suo tempo sollevato all’Assessore Regionale del Territorio e dell’Ambiente, supportati da una indagine condotta dal CNR, secondo la quale l’esplorazione effettuata nel sottofondo marino per uno spessore di circa 30 metri di sedimento, ha evidenziato “l’assoluta assenza di sabbie relitte e che risulta comunque probabile la presenza di spessori minori di sabbie a profondità generalmente non inferiori ai 20 metri di sedimento”. Mi chiedevo, quindi, quale è la ratio perché una società privata, che mira giustamente ad ottenere profitto dalle sue iniziative, chiede di estrarre sabbia e ghiaia in un fondo marino dove queste ultime non sono presenti? Ammatuna ha in seguito presieduto i lavori di una seduta della IV Commissione legislativa all’Ars, convocata per affrontare l’argomento, nel corso della quale il Direttore Generale dell’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente è stato molto chiaro: dopo aver studiato approfonditamente gli studi prodotti, risultava improbabile il rilascio della concessione richiesta. Ho già annunciato, nel corso dell’audizione in IV Commissione, che rimarrò vigile sull’argomento e fra un paio di mesi ritornerò a monitorare la vicenda per evitare qualsiasi cambiamento di direzione nelle decisioni dell’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, l’organo deputato ad esprimere l’ultima parola sulla questione. Adesso l’intervento della Guardia di Finanza contribuirà a fugare qualsiasi dubbio”.

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