Morte sospetta al “Guzzardi” di Vittoria, acquisite cartelle cliniche Indagine interna dell’Asp: la donna presentava un’emorragia cerebrale

Gli agenti del commissariato di Vittoria hanno acquisito ieri mattina, come già ampiamente detto, tutta la documentazione riguardante il ricovero della donna di 59 anni, deceduta domenica scorsa all’ospedale “Guzzardi” in circostanze ritenute sospette dai familiari, che, per tale motivo, hanno presentato un esposto alla Procura. I poliziotti, adesso trasmetteranno quanto prelevato in ospedale alla Procura, che sta svolgendo la prima parte dell’inchiesta.
Secondo i familiari della vittima, la donna era stata punta da una zecca ad una gamba, mentre in ospedale, hanno segnalato nell’esposto, la prima diagnosi dei medici parlava di colica addominale. Nel raccontare la settimana di ricovero in ospedale, i familiari hanno spiegato che la loro congiunta era stata ricoverata in osservazione in chirurgia e qui le sue condizioni di salute sono andate peggiorando. A quel punto, è stata trasferita in medicina, dove i medici erano di tutt’altro avviso, diagnosticando una rickettsiosi (ossia, la malattia trasmessa dalla puntura delle zecche). A quel punto, i medici decisero il trasferimento in rianimazione, dove le condizioni della donna sarebbero andate migliorando. Per questa ragione, venne disposto un nuovo trasferimento nel reparto di medicina, dove, però, la situazione è precipitata, tanto che, nel volgere di poche ore, la donna è morta.
Nell’esposto presentato in Procura, i congiunti della donna invocano chiarezza, a cominciare dal continuo trasferimento della donna da un reparto all’altro.
Quali siano state le cause del decesso, a questo punto, resta un mistero. Solo l’autopsia potrà fornire le risposte che familiari e magistratura attendono di conoscere. L’esame autoptico è stato già disposto dai magistrati della Procura. Se ne potrà sapere di più quando il medico legale consegnerà le prime risultanze della sua perizia.
Intanto, si muove anche l’Azienda sanitaria. Il direttore generale Ettore Gilotta ha chiesto al direttore sanitario Pasquale Granata di attivarsi per avere un quadro completo della situazione. E non solo per la donna morta a Vittoria, ma anche per l’uomo di 80 anni deceduto al “Civile” di Ragusa e per il cui decesso ci sono tre medici iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo.
Il direttore sanitario dell’Asp Granata ha avviato l’indagine interna, affidando l’incarico ai direttori sanitari dei presidi di Ragusa e Modica di fornire una relazione dettagliata sull’iter diagnostico dei due pazienti. «Per la donna deceduta a Vittoria – spiega l’Azienda sanitaria in una nota – dalle prime risultanze fornite dai sanitari sono emerse patologie importanti, tanto che era stata sottoposto a visita neurochirurgica, che, anche a seguito di un’indagine tac, ha riscontrato un’emorragia cerebrale non operabile e non trasportabile, mentre non risultavano segni clinici e di laboratorio da riferire a rickettsiosi».
Nulla, invece, l’Asp chiarisce ancora per quanto riguarda la morte dell’anziano al “Civile” del capoluogo ibleo. L’Azienda sanitaria si limita ad annotare che «per entrambi i casi, si resta, comunque in attesa dell’evolversi delle indagini della magistratura e dell’esito delle autopsie disposte dalla stessa».

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa