Ospedale Maggiore di Modica. Cadavere rimane in corsia per mancanza di personale

Un degente muore e per quattro ore almeno rimane in corsia perchè non c’è personale che possa trasferirlo in camera mortuaria. E’ accaduto il giorno di ferragosto quando un modicano, ricoverato da una settimana circa nell’Unità Operativa di Rianimazione dell’Ospedale Maggiore, è deceduto per via della sua grave malattia. I responsabili della divisione hanno disposto il trasferimento in camera mortuaria ma qui sono cominciati i problemi: il reparto non disponeva di personale ausiliario, quello, insomma, preposto per questo tipo di servizio. Si è cercata l’alternativa. In questi casi, infatti, quando manca il personale nel reparto si fa ricorso a quello del Pronto Soccorso. Il problema è che qui c’era il “pienone” e tutto il personale, medico e paramedico, era impegnato e non aveva possibilità di intervenire. I parenti dell’anziano hanno cominciato a spazientirsi. Le voci si sono alterate, insomma l’atmosfera nel nosocomio è diventata più calda di un giorno di ferragosto, qual era in quel momento. Le ore, intanto, scorrevano e il corpo dell’uomo coperto da un semplice lenzuolo restava in attesa di trasferimento. Non servivano le veementi rimostranze dei familiari. Dopo circa quattro ore si è presentato un infermiere dicendo che era un parente del defunto, che si è assunto il compito di trasferire il pover’uomo in sala mortuaria. Chiaramente le polemiche non sono mancate. Lo stesso episodio si era verificato all’inizio dello scorso mese di gennaio. In quel caso ci vollero cinque ore prima che la salma venisse portata nella camera mortuaria. Sono sempre più gravi i problemi che emergono per via della carente pianta organica entrata in vigore col primo gennaio scorso e che ha destinato un ausiliario ogni tre reparti. All’Ospedale Maggiore è un fatto usuale vedere parenti o amici che spingono letti e carrozzine per accompagnare i degenti dai reparti presso i vari ambulatori.

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