CAVA D’ALIGA: CONTINUANO SENZA SOSTA I CONTROLLI DELLA CAPITANERIA DI PORTO DI POZZALLO PER IL CONTRASTO ALLA PESCA A STRASCICO ABUSIVA SOTTOCOSTA

Continua senza sosta l’attività di controllo della Capitaneria di Porto di Pozzallo avverso l’esercizio della pesca a strascico abusiva sottocosta.
Infatti, anche nella mattinata odierna, i militari imbarcati sulla motovedetta CP 2113 hanno fermato, l’ennesimo motopesca locale impegnato in attività di pesca a strascico effettuata in zona vietata, entro le tre miglia dalla costa nello specchio acqueo antistante Cava d’Aliga, provvedendo immediatamente alla contestazione di un ulteriore verbale amministrativo di € 2.000 ed al contestuale sequestro degli attrezzi da pesca utilizzati e del pescato illecitamente catturato.
La quotidiana ed incessante attività di vigilanza e controllo a terra ed in mare organizzata dalla Capitaneria di Porto di Pozzallo, ha consentito nelle ultime settimane di impedire l’esercizio della pesca a strascico sottocosta effettuata da innumerevoli pescatori professionisti locali che sono stati tutti scoperti e debitamente sanzionati.
Per i soggetti recidivi verrà altresì, verificata la possibilità di comminare la sanzione accessoria della sospensione della Licenza di pesca, prevista dalla Legge n. 963/1965, al fine di arginare in maniera concreta e sostanziale la suddetta pratica illegale che risulta essere particolarmente invasiva per l’ecosistema marino, per gli ingenti danni causati alla flora e fauna presente nei fondali nonché per quelli arrecati alle specie ittiche stanziali.
Grazie alla programmazione dei mirati interventi di controllo dei militari e dei mezzi nautici e terrestri disponibili, agli appostamenti ed indagini svolte dagli specialisti del Nucleo Operativo Difesa Mare ed alla fondamentale collaborazione dei privati cittadini tramite specifiche segnalazioni, l’attività di prevenzione e repressione condotta nel periodo estivo ha consentito di raggiungere importanti risultati per debellare definitivamente il fenomeno in questione.
La normativa vigente prevede infatti, che la pesca a strascico possa essere svolta oltre le 3 miglia di distanza dalla costa oppure su fondali superiori ai cinquanta metri di profondità nella fascia di distanza dalla costa compresa tra 1,5 e 3 miglia.
L’impegno dei militari della Capitaneria di Porto di Pozzallo, visti i risultati fino ad oggi raggiunti, sarà ulteriormente incrementato, al fine di eliminare definitivamente l’esercizio dell’attività di pesca illegale nell’ambito del Compartimento marittimo di giurisdizione.

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