Consiglio comunale Modica. Question time e adozione del regolamento che disciplina la video sorveglianza. Rinvio a stasera alle 20

Question time e adozione del regolamento che disciplina la video sorveglianza al Consiglio Comunale di Modica di ieri sera Ritirate le due mozioni sulla sosta ad ora. Rinvio a stasera alle 20 Un’ora di question time e quindi discussione adozione del regolamento che disciplina la video sorveglianza nel territorio. Ritirate, perché svuotate nei contenuti, le due mozioni di indirizzo sul personale della sosta ad ora che confluirà sulla scorta delle nuova normativa nella Servizi per Modica, società interamente a capitale pubblico. Sono stati gli stessi proponenti D’Antona del SEL, Zaccaria e Falco del PD, che mirando a questo obiettivo, hanno ritirato i punti. Manca il numero legale sulla votazione del regolamento comunale per l’applicazione del canone per la occupazione di spazi e aree pubbliche. Consiglio rinviato di un’ora e presenti solo quattro consiglieri alla chiama. Seduta rinviata a stasera alle ore 20.00.
Presenti 23 consiglieri il consiglio comunale si apre con una comunicazione del Presidente del consiglio comunale secondo la quale il bilancio di previsione non potrà essere discusso lunedì 29 agosto, seduta già convocata per le 9, perché le ferie del dirigente non hanno consentito un regolare iter del punto e ne i revisori dei conti sono nelle condizioni di poter esaminare gli atti ed esprimere il parere. Per cui annuncia una convocazione per lunedì 5 settembre.
La question time si apre con un intervento del consigliere Nino Cerruto relativo al bando di assegnazione di edilizia economica e popolare, e su questo aspetto l’interrogazione è superata; necessario fare adesso la graduatoria. Rimangono le emergenze per cui sarebbe necessario sistemare famiglie, che vivono in locali inagibili con rischio di crollo, con bambini piccoli nelle more della formazione della commissione. Il Comune dovrebbe intervenire per garantire alloggi e dare risposte temporanee a questa emergenza.
L’Assessore Paolo Garofalo ritiene che si possono reperire alloggi nella disponibilità dell’ente; bisogna solo attivare adeguate procedure per venirne in possesso. Sono stati presi contatti con Trenitalia per la cessione di alcuni locali,dietro pagamento di fitto, da mettere a disposizione di queste famiglie. Lo IACP potrebbe cedere dei monolocali che nell’emergenza potrebbe essere utili alla bisogna. Coglie favorevolmente le indicazioni dell’assessore Garofalo che ha intrapreso queste interlocuzioni per risolvere il problema.
Il consigliere Carmelo Cerruto,( cofirmatari i consiglieri Nino Cerruto, Vito D’Antona e Giancarlo Poidomani) illustra una interrogazione nella quale in Via Trani è in atto un progetto di edificazione di un complesso abitativo nelle adiacenze dell’alveo; i consiglieri ritengono che preventivamente venga fatta un’analisi della situazione e si vigili sulla problematica della protezione civile in quanto va garantita lo smaltimento delle acque bianche. Verificare anche il rilascio dei pareri connessi ad una costruzione che si chiede di fare in quell’area.
L’Assessore all’Urbanistica Giovanni Giurdanella replica sostenendo che il problema è attenzionato dall’ufficio ( l’edificazione è a 22 metri dal ciglio dell’alveo); il 15 giugno, prima della interrogazione, era stata chiesta una relazione idro geologica che l’ufficio non ha considerato soddisfacente in quanto si pone il problema del deflusso delle acque piovane. Su questa integrazione richiesta non si ha ancora risposta. Prima del rilascio delle autorizzazione è necessario avere una relazione del dirigente su questi aspetti che sono emersi.
L’interrogante chiede che la relazione idro geologica possa essere posta nelle attenzioni del Genio Civile di Ragusa. Si dichiara disponibili ad ulteriori confronti. Il capogruppo del Sel Vito D’Antona dichiara la sua disapprovazione relativa al mancato trattamento sul bilancio lunedì scorso in commissione bilancio in quanto mancavano l’assessore Amoroso e il dirigente. Il lavoro è tutto da cominciare. L’interrogazione riguarda la passeggiata culturale, la seconda in programma, quando la cripta di palazzo San Domenico era chiusa e quindi la visita è dovuta saltare. Alla fine poi tutto è stato risolto in modo brillante perché l’inconveniente non si è più ripetuto. Necessario che queste cose non avvengano per l’immagine della città rispetto al ricco programma estivo. Quindi è necessaria, in queste occasione, la presenza di un funzionario che faccia in modo che queste cose non accadono.
Il vice Sindaco Enzo Scarso rileva che il disguido è nato dal fatto che l’atrio essendo fortemente interessato a più spettacoli ed iniziative non è stato difficile un mancato ritrovamento delle chiavi. Per quanto riguarda altri siti i disguidi possono accadere come quello della mancata erogazione della energia elettrica a Santa Maria del Gesù che è stata superata con l’intervento sensibile della direzione carceraria.
D’Antona prende atto della risposta.
Sul costruendo edificio dell’Itria il capogruppo del Sel Vito D’Antona chiede la sospensione dei lavori su una nuova concessione edilizia rispetto a quella rilasciata del 2005.
Definisce l’immobile una struttura ricettiva e non una casa di civile abitazione e sul quale il soprintende ha assunto una posizione, sospensione tecnica, che se assunta prima i danni provocati sarebbero stati inferiori. Ritiene la vicenda non superata. Per la soprintendenza, che ha definito incresciosa questa situazione, è necessario mitigare fortemente l’impatto ambientale facendo passi e ricercando un accordo. Poi rileva che un’attività produttiva doveva passare dallo sportello unico. Non ci sono distanze rispettate secondo il regolamento edilizio. Chiede al presidente della commissione urbanistica di acquisire il fascicolo per verificare, assieme all’amministrazione, se la procedura è regolare e se qualcuno abbia potuto sbagliare. Se errori non ci sono bisogna allora evitare che simili eco mostri possano ripetersi per il futuro. E’ chiaro che dal punto dell’impatto ambientale, al di là della regolarità delle procedure, è enorme.
L’assessore all’Urbanistica Giurdanella rileva che la commissione edilizia ha espresso parere favorevole; il carattere scabroso assunto dalla soprintendenza è stato rilevato nel corso della riunione allargata sull’argomento. E’ sulla base di questi pareri che il soprintendente ha proposto il
Sull’iter amministrativo,malgrado tutti i controlli effettuati, non è arrivata nessuna censura. L’ufficio si sta ponendo il problema sull’attività legata al sito: da abitazione civile a struttura ricettiva. Questo aspetto va chiarito. La nuova concessione che prevede una capienza volumetrica ben superiore rispetto a quella effettivamente realizzata in quanto l’edificio sorge in zona B.
Non condivide la richiesta di convocazione della commissione urbanistica da parte dell’amministrazione; non c’è nulla che osta l’esame del fascicolo atteso che i componenti lo possono fare in qualsiasi momento.
Nella replica il consigliere D’Antona rileva la ferita che il territorio ha subito nel mentre si continua a concretizzare una difesa d’ufficio. Il parere contrario della Soprintendenza era quello giusto rispetto agli altri quattro in quanto questo pone la difesa del territorio e dell’ambiente.
Il consigliere Nino Cerruto illustra una interrogazione sull’affissione abusiva a Modica che continua regolarmente. Chi paga le conseguenze di quest fenomeno è l’immagine della città, le imprese che pagano l’imposta. Questi manifesti abusivi rimangono affissi per diversi giorni. Rivendica la regolarità delle affissioni dei manifesti di Nuova Prospettiva che scatenò un polemica e sulla quale si era chiesta una commissione interna di cui, ancora oggi, non si ha risposta.
Bisogna intervenire sul manifesto selvaggio e fare in modo che l’ufficio legale porti avanti le pratiche per colpire gli abusivi. Propone inoltrare alla Procura della Repubblica i nomi degli abusivi.
Si attende un’azione efficace e concreta.
Il vice Sindaco Enzo Scarso rileva che sull’indagine interna fa credere, in modo errato, che l’amministrazione è disattenda su questo problema. La risposta non è arrivata in quanto il dirigente non è stato presente per motivi di salute e quindi è stato necessario prendere tempo sul quale Cerruto si era dichiarato d’accordo. L’attività dell’amministrazione è chiara: vigilare, intervenire. Ma dentro va valutato l’atteggiamento incivile delle persone e sul quale non ci possono essere responsabilità dell’Ente.

Illustra la procedura che l’amministrazione ha posto in essere nei confronti della affissione abusiva ed è quello che si fa; il controllo peraltro è adeguato alle forze disponibili nella polizia municipale.
L’interrogante si dichiara deluso dalla risposta del vice sindaco. L’ufficio legale deve recuperare le somme della defissione della campagna elettorale del 2008. Ci sono i nomi bisogna procedere.
Con un’anticipazione, votata a maggioranza, viene posto alla trattazione il punto relativo al regolamento per la disciplina della videosorveglianza nel comune di Modica chiesta dal capogruppo di Nuova Prospettiva, Nino Cerruto.
Sul punto la prima commissione consiliare ha espresso unanime parere favorevole.
Il consigliere dell’Udc Massimo Puccia pone alcune perplessità relativa alla garanzia della privacy dei cittadini che va tutelata. Il dirigente, Angelo Carpanzano, sostiene che lo schema è stato proposto dall’Anci e quindi la privacy è tutelata secondo le direttive del garante. Il consigliere Puccia ribadisce le sue perplessità; il regolamento va adeguato alle esigenze del territorio. Il Vice sindaco Enzo Scarso rileva che l’Anci ha formulato la proposta sentendo tutte le tipologie dei comuni; il controllo del territorio limita la privacy ma garantisce la sicurezza delle aree dove la videosorveglianza è attiva.
Il consigliere Nino Cerruto denuncia il fatto che è violata la privacy di chi fa azioni a delinquere; quartieri della città chiedono la video sorveglianza.
Il consigliere Paolo Nigro ritiene che va approvato un atto che va nella direzione giusto.
Ricorda di aver richiesto, insieme a Puccia, la convocazione del commissione di ordine pubblico in città perché c’erano serie preoccupazioni. Avrebbe fatto un approfondimento maggiore sul punto indicato dall’ANCI regionale: può essere aggiustato ed adeguato. Si dichiara favorevole all’atto nella speranza che possa approvato all’unanimità.
Il consigliere dell’Mpa Diego Mandolfo rileva che il punto è stato affrontato in commissione senza problemi con il dirigente che ha illustrato l’intera impalcatura del regolamento. L’atto va approvato così come è perché collaudato.
Il capogruppo dei Popolari Salvatore Cannata si dichiara d’accordo con il consigliere Nigro quando sostiene che il punto, proposto dall’Anci, va adeguato alle esigenze del territorio. L’amministrazione, ritiene, deve assumere impegno sulla concretizzazione della video sorveglianza.
Alla votazione il regolamento per la disciplina della video sorveglianza viene approvato a maggioranza con 19 favorevoli e cinque astenuti.
L’Assessore alle Opere Pubbliche e alle società collegate Giuseppe Sammito, in riferimento alla mozione d’indirizzo su servizio sosta a pagamento, presentata una dal consigliere D’Antona e l’altra dai consiglieri Zaccaria e Falco del PD, rileva che le normative di riferimento nei mesi si sono succedute velocemente e hanno delineato scenari diversi. A dicembre dello scorso anno il consiglio votò la rimodulazione delle società; la legge intanto è cambiata e venne poi il referendum sulla gestione dei servizi pubblici. Il risultato univoco, ha nei fatti imposto l’adeguamento alle norme che è ancora in corso.
Ritiene che le società che registrano un movimento sotto i 900 mila euro l’anno possono essere gestire in house e quindi a totale capitale pubblico. Laddove ieri c’era bisogna di una società mista pubblico privato con un privato con almeno il 40% delle quote azionarie è stata superata oggi dalla normativa che prevede una gestione interamente pubblica.
Il consigliere D’Antona ritiene che il problema è in parte superato il quanto l’amministrazione accoglie la deroga per deliberare la scelta della società pubblica, Servizi per Modica per intenderci, per il personale della sosta a pagamento. Se così sarà la mozione non ha motivo d’essere.
Per le stesse ragioni i consiglieri Falco e Zaccaria ritirano la loro mozione.
Il consiglio passa alla discussione del punto relativo al regolamento comunale per l’applicazione del canone per la occupazione di spazi e aree pubbliche.
Il dirigente Carpanzano illustra il regolamento sul canone dell’occupazione, sulla scorta della classificazione delle aree, anche temporanea del suolo pubblico che prevede un calcolo semplificato della tariffa anche attraverso il collegamento internet. Ribadisce un calo delle tariffe. Il consigliere Massimo Puccia rileva delle discrasie nelle tabelle, nella classificazione delle aree che non tengono conto della realtà commerciale attuale e chiede in quale tipologia rientrano le aree pedonali. Il capogruppo dei Popolari Salvatore Cannata ritiene che l’atto incide sul bilancio comunale; l’atto rispetto a quello precedente non ha subito variazioni; pur essendo indispensabile i giochi sull’occupazione dei suoli pubblici sono fatti ad estate ormai conclusa. Non si è messa mano alla nuova geografia della Città e quindi il regolamento va adattato.
Sollecita l’amministrazione a rendere omogenea, nella classificazione, la Via Gianforma secondo le nuove esigenze di quell’area. Il consigliere Vito D’Antona ritiene che il regolamento manca di un aspetto politico amministrativo costretto come è a discutere il punto con il dirigente. Si chiede se la modifica apporti meno entrate in bilancio e vuole comprenderne la consistenza.
Il consigliere Paolo Nigro si dichiara d’accordo con D’Antona quando si sostiene che l’atto non sembra avere un’anima politica. Ritiene che il regolamento non si possa approvare perché il 25 agosto la stagione estiva è alla conclusione e quindi non produrrebbe effetti. Nel regolamento rileva quattro imperfezioni. Pone riserve sulla convenzione tra ente e commercianti; critica la penuria di personale nell’ufficio Tosap che invece andrebbe potenziato.
Propone che il punto sia rimandato in commissione, compresa la quinta, in tempi contingentati.
Il capogruppo del PID, Giorgio Stracquadanio, ritiene che il regolamento dovrebbe essere discusso nella prima e quinta commissione in seduta congiunta. Pone la questione delle classificazioni delle aree in zona agricola ( vedi aperture varchi sulle strade extracomunali) laddove coincidono nel regolamento a zone urbane Il sistema insomma va reso equitativo.
Il consigliere del PD, Giorgio Zaccaria ritiene che sia necessario avere un piano commerciale della Città. Va rilevato un calo delle tariffe rispetto al regolamento precedente e questo denota l’indirizzo politico di questa amministrazione.
L’amministrazione per bocca del Vice Sindaco Enzo Scarso sostiene che la modifica nasce dalla necessità di modificare solo l’area riservata alla ristorazione; si è compreso, nella pratica, che molte attività commerciali erano pronti a sfruttare le incentivazioni provenienti dal centro storico: disponibili a collaborare e sostenere la domanda turistica in quelle aree di maggiore attrazione.
Da un canto quindi il privato che investe e dall’altro il pubblico pronto a venire incontro alle esigenze dei commercianti proponendo una riduzione delle tariffe dell’occupazione temporanea dei suoli pubblici. La riduzione della tariffa del 50% crea un incentivo che potrebbe trasformarsi in attività di intrattenimento nella logica di una attenzione particolare del centro storico. L’Ente coordina tutti questi interventi di intrattenimento non lasciando momenti vuoti.
Sul piano del merito ritiene che il punto possa essere riportato in commissione in tempi contingentati ma intanto si approvi il punto del regolamento che modifica le tariffe di occupazione temporanea dei suoli. Questo si può fare approvando un emendamento.
Il Presidente del consiglio comunale pone una riserva su questa soluzione atteso che si tratta di altro argomento rispetto al punto posto all’ordine del giorno.
Il consiglio vota contro, a maggioranza, il rinvio del punto con 13 contrari e 5 favorevoli.
Si passa alla votazione del regolamento ma si registra la mancanza del numero legale e la seduta viene rinviata di un’ora e poi rinviato a domani 26 agosto alle ore 20.00.

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