LETTERA APERTA AL SINDACO BUSCEMA SULLA TARSU di Giombattista Ballarò

Esimio signor Sindaco,
pur essendo da tempo, uno dei tanti disamorati della politica, avvalendomi del diritto di libertà d’espressione che mi deriva dal vivere in uno Stato democratico, Le scrivo per esternarLe alcune mie riflessioni. Da quando l’ufficio tributi del Comune di Modica ha recapitato ai concittadini la tassa sui rifiuti solidi urbani per l’anno in corso, è stato un quotidiano susseguirsi di contestazioni da parte di associazioni, uomini politici, professionisti, che con argomentazioni diverse ma con l’identica consapevolezza giuridica, chiedono che le cartelle vengano decurtate dell’addizionale ex eca, in quanto non dovuta. L’ufficio tributi del Comune sostiene invece d’essere nella legge. Pur non essendo un esperto in materia, presumo che le leggi non possano avere un significato variabile a seconda di chi le studia, pertanto la cosa più logica che mi viene da pensare è che una delle parti, possa essere incorsa in errore, magari in buonafede.
Il Comune di Modica disporrà certamente d’un ottimo ufficio legale che ha sentenziato sulla correttezza dell’applicazione; di contro, siamo in presenza degli avvocati dell’ISA, di quelli di Cittadini liberi, di quelli di Fare verde e dell’avvocato Guerrieri Ciaceri, che all’unisono sostengono l’esatto opposto dell’ufficio legale del Comune.
Ha ragione lo staff legale del Comune e gli altri professionisti sono fuori strada? Ma chi lo stabilisce ?
Non sarebbe opportuno, per venire a capo della vicenda, che con senso di umiltà, tutti questi soggetti si confrontassero serenamente per porre fine alle polemiche mediatiche che infervorano gli animi ma non producono risultati per i cittadini ?
Oltretutto, quello che interessa ai cittadini, è sapere con assoluta certezza se il loro Sindaco stia operando con occhio attento alla tutela dei loro interessi o piuttosto badi esclusivamente al risanamento delle casse comunali, noncurante di qualche abuso o di qualche errata interpretazione.
Signor Sindaco,
chiunque avesse ragione, mi permetto di ricordarLe che anche in politica, ciò che paga non è la supponenza, bensì l’umiltà e la disponibilità al confronto.

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