ITALIA DEI VALORI RAGUSA PRESENTA RACCOLTA DI FIRME PER ABROGAZIONE LEGGE ELETTORALE

Avvio della raccolta di firme per il referendum abrogativo della attuale legge elettorale “porcellum” (la famosa legge “porcata” per definizione del suo stesso estensore, il leghista Calderoli) e delle firme per promuovere una legge di iniziativa popolare per l’abolizione delle province. Queste le direttrici della campagna di autunno lanciata a livello nazionale dall’ Italia dei Valori e presentate in conferenza stampa dal coordinatore provinciale del partito a Ragusa, Giovanni Iacono. Il partito, in provincia di Ragusa, ha come obiettivo la raccolta di 1000 firme per ciascuna delle due iniziative, e tali firme dovranno essere consegnate agli organismi centrali del partito in una prima tranche entro il 12 settembre, in una seconda entro il 19 settembre e a saldo entro il 24 dello stesso mese per permettere il controllo in vista della consegna in Cassazione fissata per il 30 settembre.
Riuscire ad avviare l’iter del referendum abrogativo delle legge elettorale che ha tolto agli elettori la possibilità di esprimere le preferenze, affidando invece alle segreterie dei partiti o peggio ancora alle mani di un solo leader la scelta di chi potrà e dovrà andare a sedere in parlamento, significherà restituire ai cittadini la possibilità di scegliere da chi intendono essere rappresentati e a questi poter chiedere conto e ragione del loro operato. Queste le motivazioni che lo stato maggiore di Italia dei Valori (insieme al coordinatore provinciale Giovanni Iacono c’erano il suo vice Pietro Savà, Bernadette Alfieri del direttivo provinciale, nonché i coordinatori cittadini e i referenti di Acate, Chiaramonte, Comiso, Giarratana) ha esposto agli organi di stampa cittadini nel presentare la raccolta di firme per il referendum abrogativo della legge elettorale. Per quanto riguarda la legge di iniziativa popolare per l’abolizione delle province, Iacono si è detto certo che al di là delle diversità di vedute sull’utilità degli enti Province si rende necessario intanto procedere ad un loro azzeramento, anche in considerazione dei loro costi e, spesso, delle loro inefficienze.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa