CGIL: Lo sciopero generale del 6 settembre contro la manovra di Governo Avola:” saranno pesantissimi i costi che si abbatteranno sul nostro territorio”

“E’ una manovra disastrosa, depressiva, recessiva ed iniqua che mette a serio rischio i finanziamenti per le infrastrutture, già individuati e spendibili, in provincia di Ragusa, basti pensare al taglio in danno alla Regione di un miliardo e quattrocento milioni per il cofinanziamento dei lotti autostradali 6,7,e 8 e il porto di Pozzallo, e per nulla efficiente sulla lotta all’evasione ed all’elusione fiscale tenuto conto che studi recenti hanno dimostrato che in alcuni segmenti sociali di questa provincia il livello di vita non è adeguato ai redditi dichiarati. Ben altre e di altra consistenza sono le misure che vanno adottate”
Questo il commento del segretario generale della Cgil di Ragusa, Giovanni Avola in riferimento al decreto governativo contro la crisi e che presto sarà posto in discussione al parlamento.
Su queste premesse la CGIL di Ragusa si prepara allo sciopero generale indetto per martedì 6 settembre convocando il comitato direttivo ( il parlamentino della CGIL) per martedì 30 agosto alle ore 17.00.
“La verità, continua Giovanni Avola, è che la manovra del governo, che avrà pesantissime conseguenze nel nostro territorio aggiungendo crisi alla crisi, non risolve per nulla il problema della crescita, dell’occupazione e dello sviluppo del Paese in generale.
Oltre alla lotta all’evasione fiscale abbiamo proposto una imposta ordinaria sulle grandi ricchezze, un contributo di solidarietà finalizzandolo agli investimenti e all’occupazione giovanile e un’imposta straordinaria sui grandi immobili. C’è per intero la necessità, soprattutto per il tessuto socio economico ibleo di istituire un fondo per la crescita e l’innovazione per un piano energetico e politiche di green economy, una politica di innovazione e sviluppo locale e un aumento della spesa per al ricerca e lo sviluppo. E’ ovvio che queste misure vanno sincronizzate con una riduzione strutturale del prelievo fiscale sui redditi da lavoro e da pensione e a un piano straordinario per l’occupazione. Il tagli agli Enti locali meritano un capitolo a parte. Nella nostra piattaforma è centrale il tema della salvaguardia dei servizi legati al welfare e all’assistenza delle fasce più deboli.” Lo sciopero generale del 6 settembre si svolgerà su base territoriale. Sono cento le manifestazioni in Italia previste nelle otto ore di sciopero. A Ragusa, si sta pensando di effettuare un sit-in dimostrativo davanti al Palazzo del Governo.
“Sono ben altre le misure da adottare-conclude Giovanni Avola – come la riduzione dei parlamentari e la riforma delle provincie e i consorzi dei piccoli comuni, e non già pensare a vendette contro il mondo del lavoro con misure estranee ad una manovra finanziaria.”

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