Modica Calcio. Ci sono nuovi possibili spiragli

Spiragli di luce sul Modica Calcio. Ci sono, infatti, molte ipotesi sulle quali stanno lavorando il sindaco Antonello Buscema, ed Emanuele Sarta, che dovranno essere alcune concretizzare entro il trentuno agosto. Sabato si sono incontrati il primo cittadino e il presidente uscente Riccardo Radenza. Quest’ultimo ha sottoscritto, con la controfirma di Buscema, un documento con il quale s’impegna, ufficialmente, a cedere non a parole ma di fatto la società a costo zero e ad accollarsi i debiti che salderà entro il prossimo mese di giugno. Un passaggio importante che aprirà molti spiragli giacchè ci sono alcune soluzioni in itinere. Fino a ieri il sindaco ha avuto dei contatti diretti. L’obiettivo è quello di individuare, intanto, una persona che assuma la carica di presidente fittizio. C’è stata la disponibilità dell’imprenditore sciclitano Giacomo Magro che si è detto pronto ad assumere la carica e a farsi garante nei confronti dei giocatori che si andranno a tesserare. Di fatto, allo stato, è l’unico che ha mantenuto le promesse, quelle di rifare il look allo stadio e di trovare parecchi sponsor. Magro, in ultima analisi, sarebbe il salvatore della patria. Radenza si è messo, contemporaneamente, a disposizione per la ricerca di giocatori. “Quelli che non mancano – precisa – sono i giocatori. Io sono disponibile”. Frattanto non fanno più parte del gruppo il portiere Angelo Falco, passato al Rosolini, e il centrocampista indigeno Gabriele Gugliotta, richiesto dall’Ispica. Si sta allenando un portiere fuoriquota(classe 1992)arrivato dal Palazzolo che sembra di buone qualità. Riguardo l’accennato spiraglio, ci sarebbe una cordata di commercialisti del Nord Italia interessata a rilevare la società ma quest’operazione necessiterà ancora, eventualmente, di qualche mese, e un altro imprenditore locale. Da rilevare ancora una volta l’attaccamento ai colori rossoblu dei giocatori che nonostante le nubi e la mancanza di una società, continuano a rimanere agli ordini dei due tecnici, Peppe Bellio e Carlo Sammito, anche loro al lavoro sotto forma di “volontariato”.

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