I SOGGETTI ISTITUZIONALI INDISPONIBILI AL CONFRONTO AVVALORANO LA TESI CHE IL LORO INTERESSE PRIORITARIO E’ IL PROTAGONISMO POLITICO E NON IL BENE COMUNE. La riflessione di Giombattista Ballarò

Non mi dico certo sorpreso della “sordità” di qualche politico al quale giorni fa mi sono permesso di esternare il mio personale punto di vista circa l’opportunità di provocare un incontro volto al confronto tra la parte che ritiene legittima l’applicazione di un’addizionale nelle cartelle tarsu e quella che la valuta illegittima in quanto non prevista e disciplinata dal Regolamento comunale.
Tale incontro avrebbe certamente contribuito a fare maggiore chiarezza tra i cittadini , ma soprattutto avrebbe offerto la prova che da parte del Palazzo, non esiste alcuna idea preconcetta ed in ogni caso non ci si sottrae al confronto. A due giorni dalla prima scadenza di questo tributo locale, invece molti cittadini continuano a chiedersi se sono gli uffici comunali del settore interessato ad avere ragione o quanti sostengono che si stia operando una forzatura se non proprio un illecito. Sarebbe stato così difficile organizzare velocemente un tavolo attorno al quale far sedere le parti e farle addivenire ad una conclusione chiara ?
Ma il Sindaco d’una città può benissimo decidere l’indisponibilità al dialogo, l’importante che quando si fanno i comizi o quando il cittadino serve in quanto forza elettorale, non si dica alla gente che si è disponibili ad ascoltare tutti e a confrontarsi con tutti.
Come dicevo alcune righe fa, nessun stupore per l’esito della vicenda, perché la “sordità” in politica è divenuta patologia diffusa; per dovere di obiettività non posso non constatare come anche in questa vicenda, la forza di chi amministra sia determinata dalla debolezza dell’opposizione.
In merito alla decisione assunta dall’Amministrazione Buscema, non un solo cenno di dissenso da parte d’una minoranza che latita laddove dovrebbe farsi sentire, salvo diramare qualche comunicato stampa, giusto per dare qualche segnale mediatico nelle questioni di lana caprina. Il PDL in questa vicenda che, piaccia o no, interessa tutti i cittadini, condivide le scelte operate dalla maggioranza ? Nulla di scandaloso se fosse così, ma bisognava dirlo al popolo. E invece tutti tacciono, il cittadino capisca ciò che vuole, forse il silenzio, penserà qualcuno, concederà maggiori spazi di manovra quando il sipario si chiuderà anche su questa commedia comica. E la politica tutta, pensa ancora di poter essere credibile ?

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