Ragusa. Avevano rubato un’Ape Piaggio a Pozzallo. Arrestati

Gli agenti della Sezione Volanti della Questura di Ragusa hanno arrestato per furto aggravato in concorso tre persone e ne hanno denunciata una per evasione dagli arresti domiciliari. Nel primo caso, ieri la sala operativa comunicava che poco prima a Pozzallo era stata rubata una Motoape 50, di proprietà di un modicano, con la scritta “Panificio San Paolo” e che i ladri avevano preso la direzione di fuga verso Ragusa.
Pertanto le Volanti si sono recati sulla SS. 115, dove all’altezza dello svincolo di Ragusa Nord, notavano due Motoape 50, di cui una con la scritta “Panificio San Paolo”. Prontamente, sono stati bloccati e identificati i relativi occupanti.

A bordo della Motoape con la scritta “Panificio San Paolo” si trovava alla guida Giovanni Zago, comisano di 28 anni, il quale immediatamente messo alle strette, ha riferito  agli operatori che la suddetta Motoape era stata asportata da lui e un suo amico tale Domenico Provenzano (di origini consentine domiciliato ad Ispica di 45 anni ), mentre il conducente dell’altra Motoape è stato identificato per Carlo Burrafato  comisano di 46  anni. I due, sono stati condotti portati in Ufficio. L’attività investigativa, svolta nell’immediatezza dei fatti, consentiva di ricostruire, tassello dopo tassello, l’accaduto. In particolare, lo Zago Giovanni, in serata, unitamente al Burrafato, si era recato con la motoape ad Ispica per raggiungere un amico in comune ovvero tale Provenzano Domenico. Il Burrafato, è rimasto a casa del Provenzano; quest’ultimo assieme a Zago si è recato a Pozzallo a bordo della Motoape di Burrafato. Giunti a Pozzallo, nelle adiacenze del Panificio San Paolo hanno asportato la motoape recante la scritta Panificio San Paolo. Provenzano alla guida della Motoape asportata, si è diretto  in direzione Ispica presso la propria abitazione dove, poco tempo dopo, è stato raggiunto dallo Zago sempre a bordo della Motoape di Burrafato. Il Provenzano tratteneva la ruota di scorta della motoape rubata presso la propria abitazione ed ha apposto su quest’ultimo una targa identificativa di sua disponibilità in quanto poco prima, si era disfatto della targhetta identificativa genuina. Acquisiti elementi utili per le indagini, il personale operante si recava ad Ispica presso l’abitazione di Provenzano Domenico, il quale negava ogni addebito. Tuttavia gli agenti, rinvenivano la ruota di scorta di cui quest’ultimo si era impossessato. Al pregiudicato non rimaneva altro che ammettere le proprie responsabilità. Un colpo ben studiato fin nei minimi dettagli; si fa presente che il Burrafato è disabile, per l’impossibilità di deambulazione, ma la condizione di disabilità non gli ha impedito di partecipare al piano criminoso, anzi è stata strumentalizzata al fine di depistare le indagini di Polizia, facendo cadere i sospetti su altri.

In fase di denuncia, la motoape e la ruota di scorta provento di furto veniva restituita alla persona offesa del reato. I tre pregiudicati, venivano così condotti presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione del P.M. Monica Monego. Circa il secondo episodio, una pattuglia volante ha sorpreso nuovamente Licciardino Massimo, arrestato pochi giorni or sono per tentato furto in abitazione assieme al fratello e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, al di fuori della propria abitazione. Per il Licciardino, risultato assente all’atto del controllo di Polizia, è scattata l’immediata denuncia per evasione. L’attività di prevenzione delle Volanti di Ragusa continua.

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