Oltre cento accessi al Pronto Soccorso in poco meno di due anni, quasi un record per un’anziana donna che risiede a Modica da tempo ma che è originaria dell’entroterra della Sicilia. Anche ieri mattina la pensionata ha “timbrato” il suo arrivo nella divisione ospedaliera diretta da Carmelo Scarso. Di buon ora l’interessata aveva deciso di pulire dalle sterpaglie un’area adiacente il Municipio, ammassando e abbandonando, poi, l’erbaccia rimossa. Alle rimostranze di qualcuno, si è quasi adirata dopodiché si è adagiata a terra. Per evitare conseguenze è stato chiesto l’intervento del 118 che per l’ennesima volta l’ha caricata e trasferita all’Ospedale Maggiore dove quasi l’aspettavano. “E’ un’abitudinaria – dice un operatore di assistenza privata che staziona davanti al nosocomio – visto che quasi giornalmente la signora, facilmente individuabile per il modo colorito in cui veste e per come parla, arriva davanti al Pronto Soccorso e si accascia al suolo. Viene soccorsa, tenuta un paio d’ore in osservazione e poi dimessa”. L’altra mattina il paradosso: nel momento in cui “è stata colta da malore”, la gente all’esterno, anziché soccorrerla, ha preso a fotografarla con i telefonini. La donna non è nuova a imprese strane: tempo fa aveva acquistato del colore ducotone e aveva preso a rifare le strisce pedonali in Piazza Corrado Rizzone. Il balcone della propria abitazione, che si affaccia sulla stessa piazza, è un obbrobrio per una città patrimonio dell’Unesco. Da esso sono esposte bandiere e vessilli di ogni colore, da quello della Nazionale alla bandiera del Milan, oltre a diversi tipi di piante. Una location pittoresca che non s’incastona, però, con il centro storico cittadino.
Professione: “malata”. Modica, le cento volte di una donna in ospedale
- Settembre 1, 2011
- 8:44 am
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